La Coperta Scucita: Sud Milano nuovi interventi – vecchie aspettative
Questa mattina 20 km in bici con FIAB per “La coperta scucita”. Abbiamo percorso un giro a Milano sud per capire dove ricucire alcuni itinerari e percorsi ciclabili, in città e in campagna. Siamo partiti da piazza Buozzi (c.so Lodi) e da lì in via Piacenza e poi Giulio Romano, Sarfatti. Qui in corso di realizzazione l’ampliamento dell’Università Bocconi che riqualificherà quest’area con ampi tratti pedonali e ciclabili. Da qui in via Castelbarco, via Bazzi, e attraversiamo in via Boeri, poi via Lusitania, via Treccani degli Alfieri e via Dudovich dove incontriamo un pezzo di via ciclabile ancora chiusa che tra varie interruzioni ci porta in via dei Missaglia poco a sud di piazzale Abbiategrasso (M2, tram 15, tram 3). Qui è necessaria una doppia ricucitura.
Per la prima ricucitura a ottobre inizieranno i lavori con la realizzazione del parcheggio di interscambio Abbiategrasso M2: circa 3 milioni di euro, 150 posti auto, 15 moto, 280 posti bici di cui più della metà in una velostazione in sicurezza. E con questo progetto connettiamo la ciclabile con piazza Abbiategrasso, via dei Missaglia, via Dudovic. Durata complessiva dei lavori circa 9 -10 mesi e quindi apertura estate 2018. Presenterò il progetto in un incontro che ho chiesto al Municipio 5 in viale Tibaldi 41 giovedì 23 giugno ore 18.00.
Per la seconda ricucitura bisognerà lavorare, infatti la ciclabile finisce in via Dudovich prima di una curva, all’ingresso del parco Ticinello: bisogna studiare come connetterla con il Parco e come farla proseguire, magari in modalità semplice e provvisoria fino in via Boeri, Cermenate e poi Tibaldi dove sorgerà la nuova stazione FS e dove si incrocia il tram 15 e la 90-91.
Poi il percorso della giornata è continuato lungo via dei Missaglia (serve qualche piccola riqualificazione per dare continuità e fruibilità piena) e poi nella parte più agricola del giro. Infatti abbiamo girato a sinistra in via Manduria, abbiamo attraversato l’antico borgo agricolo Ronchetto delle Rane, poi in mezzo alle risaie siamo arrivati a Quintosole (altro antico borgo agricolo) e da qui in via Ripamonti. Qui una bella nuova ciclabile ma al confine con Opera serve un’altra ricucitura in Comune di Opera, perchè qui la pista ciclabile si interrompe. Allora noi abbiamo di nuovo sterzato verso est in via S.Arialdo verso il bivio con Poasco (Comune San Donato) e da qui a Chiaravalle e a Rogoredo M3 dove sono rientrato in metropolitana. Anche qui serve una ricucitura intercomunale che colleghi la frazione di Poasco del Comune di San Donato e il borgo di Chiaravalle di Milano con M3 Rogoredo.
Due le ipotesi di ricucitura: una sicuramente affascinante l’utilizzo del sedime ferroviario in disuso, progetto previsto nell’accordo scali ferroviari, oppure per ora in segnaletica e in protezione lungo via S. Arialdo. Ne ho parlato con il Sindaco di San Donato Andrea Checchi domenica scorsa proprio a Poasco, certamente se sarà rieletto ci lavoreremo insieme. Bisogna realizzare qualcosa in modo che gli abitantti di Poasco possano raggiungere la M3 Rogoredo senz’auto.
Grazie alle amiche e amici di FIAB per le segnalazioni, le proposte e i consigli, compresa la campagna del codice di sicurezza e cioè le proposte di miglioramento del codice della strada depositate in Parlamento per un codice più a misura di bici e pedoni, ma in verità più utile a tutti e a una mobilità sostenibile. Ora al lavoro per ricucire, rendendo concreto il PUMS approvato giovedì in Consiglio comunale con l’obiettivo di 500.000 mq. di zone 30 e 300 km di percorsi ciclabili.