Marco Granelli

Move-in, una beffa da Regione Lombardia

Quella di eri della Regione più che una delibera è una beffa, con ricatto. Una beffa per i pendolari di Trenord e un ricatto da 12 milioni l’anno, a Milano e tutti i Comuni della Città metropolitana e Provincia di Monza e Brianza. Regione decide di togliere tutti i titoli ferroviari causando ai pendolari un aumento del 40% sui mensili e annuali solo treno: sono 48.000 persone, due terzi dei pendolari ferroviari. È la zampina della cicala (un parassita) che sta nascosta per un anno, fa lavorare ed esporre gli altri e poi all’ultimo si prende i milioni e ti minaccia pure: firma subito senza discutere perché altrimenti ti taglio i viveri e cioè taglio i fondi del trasporto pubblico del 3% da ottobre (una tassa sul macinato, illegale).

La Regione infatti ha una sua legge del 2012 (Formigoni) e un suo Regolamento del 2014 (Maroni) che dice che nei territori lombardi ci deve essere un unico biglietto e abbonamento per tutti i viaggi treno, bus e metropolitana. Ma visto che si sa che i biglietti e abbonamenti solo treno costano mediamente il 40-50% in meno del biglietto e abbonamento che ti permettono di usare treno+bus+metro, dice (art. 39 comma 6) “le Agenzie, in accordo con la Regione, possono prevedere, anche al termine del periodo transitorio e per un periodo massimo di 5 anni, la coesistenza di titoli non integrati, prevedendo adeguamenti delle tariffe differenziati volti a rendere nel tempo più convenienti i titoli di viaggio integrati rispetto a quelli non integrati”. Difatti dall’ottobre 2018 noi diciamo a Regione di togliere solo TrenoMilano e TrenoMonza che costa come il nuovo integrato e quindi sarebbe un doppione, ma di tenere in vigore mensili e annuali solo treno, lasciando i cittadini liberi di scegliere. (non erano loro i paladini della libertà di scelta?). La Regione, silenzio per 9 mesi e poi, … zac!… il bliz estivo della cicala opportunista, che un mese fa cantava “noi non aumentiamo biglietti e abbonamenti del treno” e poi pensando all’autunno e inverno e avendo bisogno di risorse per far funzionare i treni, si nasconde dietro Milano e Agenzia, toglie dal 1 ottobre biglietti e abbonamenti solo treno, costringendo così 48.000 pendolari che usano solo il treno ad acquistare solo titolo integrato, e con quei soldi (almeno 10 milioni all’anno) sistema le casse di Trenord (per un po’) e si fa anche bella promettendo qualche esigua mancia a chi con l’altra mano ha tolto circa 25€ al mese (200-250€ all’anno), si perché mediamente chi acquistava un mensile solo treno a 45€ oggi con la delibera della regione potrà comprare solo mensile integrato che costa mediamente circa 70€. E poi un altro bliz: dato che i treni di Trenord spesso arrivano in ritardo, hanno deciso di mettere in delibera in maniera unilaterale che i biglietti dalla 5° corona in su, da e per Milano, valgono 30 minuti in più, così coprono i ritardi. Forse per i pendolari è meglio che i treni non facciano ritardo.

Carissima Claudia Maria (Terzi), invece di ricattare e minacciare, sedetevi al tavolo, applichiamo la vostra legge regionale decidendo di tutelare gli abbonamenti (i pendolari), come abbiamo fatto a Milano e Monza e Brianza. Noi siamo disponibili, anche in Agosto, se invece ci volete ricattare e minacciare ci difenderemo e staremo coi pendolari, con i cittadini, con i Comuni, quelli che chiedono un servizio serio e di qualità.

Leggi l’articolo su www.ansa.it