In questi giorni in tanti hanno scritto al vostro giornale dicendo che chi usa la bicicletta in città deve stare più attento e seguire le regole: semafori rossi, sensi unici, mettere le luci, non andare sui marciapiedi ed è giusto. Vado in bici tra casa e lavoro tutti i giorni da oltre un anno e posso constatare tante imprudenze se non addirittura scorrettezze.
Contemporaneamente un’associazione di ciclisti organizza per oggi un’iniziativa di protesta dicendo che il problema non sono i ciclisti ma le auto e qualche giorno fa in viale Monza centinaia di ciclisti hanno manifestato per difendere la ciclabile dalla sosta abusiva, anche questo è giusto. Ma penso che se procediamo così aumentiamo lo scontro e non risolviamo nulla.
Invece tutti dobbiamo fare più sicurezza stradale: pedoni, ciclisti, monopattinisti, automobilisti, camionisti. Solo così avremo meno incidenti, meno feriti e anche meno litigiosità e aggressività.
È vero, la Polizia Locale di Milano deve fare più controlli, dare più sanzioni, essere in strada e questo è il lavoro che stiamo facendo come assessorato alla sicurezza, il Comando e tutto il corpo della Polizia Locale.
Anzi voglio fare tre proposte: cominciare da sé stessi e verificare quale comportamento tenere per essere più sicuri, che la sicurezza stradale diventi materia da insegnare a scuola e, infine, raccogliere l’attenzione che il Corriere della Sera sta dando a questi temi per proporvi di lanciare insieme una campagna per la sicurezza stradale.
Non una campagna delle auto contro i ciclisti o dei ciclisti contro le auto o dei pedoni contro i ciclisti. Ma una campagna per i comportamenti sicuri in strada, il rispetto fra le persone e l’applicazione delle regole del codice della strada, che sono chiarissime.