“Le alluvioni non possono essere considerate fatti straordinari, vanno prevenuti con lungimiranza, rimuovendo le condizioni che provano sciagure” Sergio Mattarella 31/12/2024. Il 2024 per Milano è stato il primo anno con la vasca di Milano attiva contro le esondazioni del Seveso: per 6 volte nel 2024 la vasca ha funzionato e ha salvato Milano e i suoi quartieri dall’esondazione. l’auspicio è che il 2025 sia l’anno di una seconda vasca, l’anno in cui sarà pronta almeno la prima metà della vasca di Senago.
Nel 2024 la vasca è stata attivata durante le piogge più intense: il 10 marzo, il 15 maggio, il 19 luglio, il 5 settembre e l’8 e il 10 ottobre. L’unica volta che vi è stata l’esondazione è stato il 5 settembre quando la vasca attiva per 3 ore si è riempita e a quel punto l’acqua è esondata a Milano, ma solo per 2 ore anziché 5. È stata una prova difficile il 2024 è stato a Milano l’anno più piovoso dall’inizio del 1900: ad ottobre erano caduti in 10 mesi 1.460 mm di pioggia, più del doppio del 2023, 6 volte il 2022. Pensiamo cosa sarebbe accaduto senza vasca. I 1.000 mm di pioggia in 10 mesi sono stati superati solo nel 2002, nel 2010, nel 2014. E questi sono anche stati gli anni delle esondazioni del Seveso più gravi fra le 121 degli ultimi 48 anni: 52, 23 e 41 ore di esondazione all’anno, con 5, 8, 9 esondazioni per ciascuno anno del 2002, 2010, 2014. In media in questi 48 anni vi sono state 2,5 esondazioni all’anno con 12 ore di esondazione all’anno.
Il 2024 quindi poteva entrare nelle statistiche degli anni con più esondazioni, potevano essere 6 con circa 25-30 ore, ed invece solo un’esondazione di solo 2 ore. I cittadini di Niguarda, Pratocentenaro, Testi, Zara, Isola possono solo immaginare quali e quanti danni, quanta acqua e quanto fango avremmo avuto nelle strade, nei negozi, nei box, nelle scuole: abbiamo ancora negli occhi il ricordo dell’ultima esondazione senza la vasca, il 31 ottobre 2023 con acqua e fango fino all’Isola.
Il merito di tutto questo è stata la vasca. Una vasca che grazie anche al Parco Nord oggi è un luogo dove vivono uccelli acquatici come l’airone cenerino e dove tante persone corrono a piedi e in bicicletta, passeggiano, stanno bene insieme e nella natura del Parco Nord. La vasca, l’unica per ora, di quel piano approvato nel 2015 e finanziato principalmente dal Governo con l’operazione Italia Sicura, un piano straordinario contro il dissesto idrogeologico.
Regione e AIPO stanno lavorando alle altre vasche di quel Piano: speriamo che arrivino presto, per consolidare il grande risultato del 2024. Ma nel festeggiare il 2024 e auspicare il 2025, dobbiamo chiederci cosa fare di più per affrontare il tema di queste grandi piogge, di questi episodi metereologici sempre più gravi e sempre più frequenti.
Intanto servirà mettere più soldi, sicuramente di più di quelli messi da Regione Lombardia e Stato nei bilanci del 2025, sono meno di quelli degli altri anni. E poi serve lavorare da subito sui sistemi idrici integrati, quelli degli ATO e società di Milano, Monza, Como, per gestire meglio le acque nel loro percorso che fanno quando cadono copiose con i forti temporali. E poi la prevenzione con la depavimentazione e il contrasto all’inquinamento dell’aria e al surriscaldamento. Il risultato del 2024 mi riempie di ottimismo, la fatica a porre queste priorità, a far procedere i lavori e fare squadra fra tutti gli attori, mi preoccupa.
Io e Milano non demordiamo, il 2024 deve insegnarci tanto, ci siamo, non possiamo lasciare cadere il monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.