Marco Granelli

Capodanno: grazie a chi ha lavorato, in particolare per garantire la sicurezza

Ieri sera e notte ho seguito il lavoro di tanti che hanno permesso alla città di trascorrere bene la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Tanta gente in piazza Duomo e nelle vie del centro, ma anche nel resto della città. Ma anche tanti al lavoro per dare sicurezza e servizi. Ho voluto incontrarne alcuni e ringraziarli.

Le Forze dell’Ordine come la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e insieme la Polizia Locale: erano nelle strade e nei quartieri, in divisa e in borghese per vigilare e sorvegliare sulla sicurezza, sulla mobilità e anche agevolare il lavoro di altri. E poi i Vigili del Fuoco, la Protezione civile del Comune di Milano, gli operatori del 118 e del sistema sanitario in strada e negli ospedali, la Croce Rossa e gli altri Enti del Soccorso: diversi di loro ho incontrato e ringraziato in strada, in piazza, nel punto di comando e assistenza avanzato in piazzetta reale, in Centrale operativa della Polizia Locale dove ho fatto gli auguri di mezzanotte.

Vorrei ringraziare in modo particolare AMSA: il loro un lavoro fondamentale in queste ore, durante tutto il 31 dicembre dalla mattina, pomeriggio e prima serata per tenere la città pulita, togliere dai quartieri tanti rifiuti e abbandoni che potevano diventare pericolo di incendio oppure intralcio per le Forze dell’Ordine, e poi nelle ore centrali della serata e nella notte e ancora il 1 gennaio per pulire tutta la città. E poi i lavoratori dell’ATM per tenere in funzione il trasporto pubblico. E poi tutti i servizi della città come il servizio idrico di MM, il servizio dell’energia, le GEV e il NUIR, i servizi di assistenza alle persone malate o in situazioni di bisogno o delle strutture sociali ed educative come quelli del Pio Albergo Trivulzio che ho incontrato al Te Deum nel pomeriggio del 31, o l’assistente che accudisce mia mamma inferma ogni giorno e anche questa notte, oppure i lavoratori del commercio e del turismo e dell’intrattenimento, ma anche, e ci pensiamo spesso troppo poco, la Polizia penitenziaria e gli educatori dei carceri che anche il 31 e l’1 hanno lavorato per noi e per fare in modo che chi ha sbagliato non lo faccia più, un lavoro prezioso e delicato, ma essenziale. Grazie a loro per questa notte di lavoro, grazie a loro per tutto quanto hanno fatto nel 2024, e un grazie per il 2025, impegnandoci a sostenerli e considerarli di più.