La media annuale del PM10 nel 2018 è stata di 33 microgrammi/mc, ampiamente sotto la soglia dei 40 microgrammi/mc, superata solo nei mesi di gennaio, febbraio, ottobre e dicembre. Osservando i quadrienni la progressione è stata continua: 52,5 (media anni 2003, 2004, 2005, 2006), 45 (media anni 2007, 2008, 2009, 2010), 40,7 (media anni 2011, 2012, 2013, 2014), 37,5 (media anni 2015, 2016, 2017, 2018).
Nel 2018 le giornate di superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi/mc di PM10 sono state 79, quando il numero limite fissato dall’Europa è pari a 35 giornate annue di superamento. Il dato del 2018 è minore rispetto all’anno 2017 (97) e il terzo migliore dal 2002. Osservando i quadrienni la progressione è stata in continua diminuzione: 148 (media anni 2003, 2004, 2005, 2006), 109 (media anni 2007, 2008, 2009, 2010), 97 (media anni 2011, 2012, 2013, 2014), 87,5 (media anni 2015, 2016, 2017, 2018), ma ancora lenta e distante dall’obiettivo, che procedendo di questo passo raggiungeremo solamente fra 20 anni, nel 2038: dobbiamo almeno dimezzare i tempi. Siamo a circa un quarto dei giorni dell’anno sopra i limiti, e di fatto nel semestre invernale un giorno su due di media.
Per quanto riguarda il biossido d’azoto (NO2) si stanno registrando miglioramenti. La massima media annuale sulle 5 stazioni di rilevamento di Milano di biossido d’azoto nel 2018 è risultata pari a 59 microgrammi/mc, il valore più basso rilevato dal 2002 ma ancora al di sopra del valore limite di 40 microgrammi/mc indicato dall’Europa. Osservando i quadrienni la progressione è stata continua ma più accentuata negli ultimi anni, grazie anche alla progressiva dismissione di veicoli a gasolio ad alta emissione di ossidi di azoto: 78,5 (media anni 2003, 2004, 2005, 2006), 76,8 (media anni 2007, 2008, 2009, 2010), 70,5 (media anni 2011, 2012, 2013, 2014), 66,3 (media anni 2015, 2016, 2017, 2018).
Nel 2018, per la prima volta dal 2002, per il biossido d’azoto non è mai stato superato il limite orario di 200 microgrammi/mc.
Una parte dell’inquinamento è dovuto al riscaldamento. Milano è l’unica città d’Italia che ha messo a disposizione dei cittadini più di 22 milioni di € per cambiare caldaia o per migliorare l’efficenza termica del proprio edificio. 90 condomini hanno già utilizzato, approfittane anche tu: pagherai meno di riscaldamento (anche il 50% in meno) e aiuterai Milano ad avere l’aria più pulita.
Nel 2017 a Milano esistevano ancora 3.500 caldaie a gasolio funzionanti. Per quanto riguarda l’efficienza energetica delle abitazioni nel 2017 il 68% era nelle classi F e G (le peggiori) e solo il 7% in A, B, C (le migliori).
Per questo è in previsione l’approvazione di un regolamento atto a vietare dal 1 ottobre 2023 le caldaie a gasolio, e realizzare controlli efficaci sugli impianti di riscaldamento per far intervenire la necessaria manutenzione o sostituzione per gli impianti più obsoleti e quindi a minore efficienza energetica.
Per quanto riguarda il patrimonio comunale, si prevede la sostituzione o chiusura di tutti gli impianti a gasolio entro il 2020 e un miglioramento progressivo dell’efficienza energetica. In particolare per quanto riguarda la chiusura degli impianti a gasolio:
• per gli edifici di edilizia residenziale nel 2018 c’erano ancora 10 impianti a gasolio; per la fine del 2019 si prevede la loro completa sostituzione con metano o teleriscaldamento;
• per gli edifici di proprietà comunale ad uso non residenziale (uffici, scuole, servizi, …) gli impianti a gasolio nel 2016 erano 36; si prevede la loro sostituzione con metano o teleriscaldamento o la loro chiusura entro fine 2020; di questi, 8 impianti sono stati già sostituiti o la sostituzione è in corso, 6 sono in strutture chiuse.
Per quanto riguarda il patrimonio privato, oltre all’approvazione di un Regolamento comunale con il divieto delle caldaie a gasolio dal 1 ottobre 2023 e l’effettuazione dei controlli sulle caldaie, si sono messi a disposizione due bandi (BE1 chiuso e BE2 aperto) di contributi a privati per la sostituzione degli impianti a gasolio e/o obsoleti e l’efficientamento energetico degli edifici, con a disposizione un totale di 23.850.000,00€ (di cui 22.250.000,00€ BE2). Ai bandi si aggiunge un’azione ancora in elaborazione per sostegno a famiglie in condizioni di povertà per sistemazione degli impianti termici non a norma, con un impegno di 250.000,00€.
Maggiori informazioni sul bando BE2 attualmente aperto (clicca qui)
I controlli sugli impianti di riscaldamento vedono Milano giocare un ruolo di punta, sia per numero di interventi effettuati a stagione sia il livello qualitativo dei controlli, su ogni tipologia di impianto e con l’applicazione di un approccio che consente una valutazione di efficienza sull’insieme edificio/impianto. Nel 2018 a Milano sono stati realizzati n. 9.500 interventi, tra controlli domiciliari e accertamenti, rilevando n. 2.000 non conformità, emanando quindi altrettante ordinanze di messa a norma, con n.7 interventi su casi gravi, dove sussistevano problemi di sicurezza tali da determinare il sigillamento dell’impianto.
Con i nuovi interventi in programma verrà posta particolare attenzione sull’uso della biomassa legnosa, con una regolamentazione dell’utilizzo dell’utilizzo di tale combustibile per uso civile-residenziale e una campagna di controlli sperimentali, con metodologie innovative e strumentazione all’avanguardia.
Scheda dati bandi per azioni di contrasto all’inquinamento dell’aria
Dati Annuali – Parametri statistici qualità dell’aria
Patrimonio edilizio nel Comune di Milano nel 2017 per classe energetica
Marco Granelli