Al Lingotto un partito plurale dove in tanti fanno critiche ma per costruire, per dire i fatti concreti realizzati, ma soprattutto per suggerire come correggere la rotta per restare fedeli a valori come uguaglianza, democrazia, merito, giustizia sociale, ma declinati nel modo di domani, dove serve scuola, lavoro, sviluppo delle nostre imprese, articolazione e terzo settore. Interventi che danno consigli diretti a Renzi e critiche, come in un vero partito dove ci si confronta e si critica perché si sa che si vuole e si può cambiare. Non succede dovunque: altri partiti fanno le epurazioni, i contratti aziendali o l’uomo solo al comando. Orgoglioso di questo PD.
11 marzo
In viaggio verso il Lingotto per costruire la proposta Renzi per il PD e il paese. Con l’on. Paolo Cova e Alberto Vittorio Fedeli. E durante il viaggio rassegna stampa con l’Unità e l’Avvenire.
Ed eccoci al Lingotto, ora al lavoro!
Orgogliosa di vedere Pietro Bussolati al tavolo di lavoro sulla forma partito al #Lingotto. Orgogliosa di ascoltare il suo intervento che parte da quanto fatto come Pd Milano. Orgogliosa di essere parte di una squadra bellissima #farepartito (SIlvia Roggiani)
Al Lingotto anche Vincenzo Linarello del GOEL: il gruppo cooperativo della Locride che crea lavoro, legalità, accoglienza. Bravissimo e bravissimi. Le arance calabresi della legalità, pagate il giusto agli agricoltori. Le istituzioni e la politica devono fare in modo che queste esperienze crescano e diano lavoro e socialità alla gente, risposte concrete e giuste.
E ora Maurizio Martina. Ansia dell’apertura e del rinnovamento. Dobbiamo cambiare ancora, rimetterci sempre in cammino. Apriamo porte e finestre dei nostri circoli: fuori abbiamo tanto civismo con cui dialogare. I cittadini hanno bisogno di istituzioni capaci di dare risposte concrete, non di generare paura. Questo è quello che dobbiamo fare insieme a tanti.
Lingotto: ora nei gruppi di lavoro per costruire la proposta congressuale. Nel gruppo delle città sostenibili Lisa Noja parla di accessibilità per tutti. Grazie, così si costruisce un programma partecipato vero.
Grandissima Emma Bonino al Lingotto sul tema dell’immigrazione. Spingere l’Europa ad assumersi i proprio valori. Trovare delle soluzioni al tema dell’immigrazione é nel nostro interesse . L’integrazione attraverso i canali irregolari è una via da percorrere. Abbiamo bisogno degli immigrati, gli stessi immigrati che pagano la pensioni di tanti italiani, che fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare, che creano lavoro. Non é solo un tema di #umanita ma di #futuro e #utilita (Alice Arienta)
Una giornata speciale oggi: due aggregazioni della sinistra a Torino e a Roma lavorano per costruire la loro proposta per il Paese. E lo fanno costruendo dalla base le proposte, con chi lavora tra la gente e nei territori. Queste sono le persone che fanno politica vera, popolare e democratica e con al centro il lavoro, l’uguaglianza, la sostenibilità. Io sto con il PD e sono contento che ci sia anche Campo Progressista che insieme ci aiuta a costruire politica vera.
Lingotto: ora Lucia De Cesaris che spiega con grande e vero entusiasmo come la città evolve se sa programmare il proprio territorio: insieme pubblico e privato, e se le istituzioni sanno governare collaborando con il privato, il quale dà alla città e non solo prende. Insieme con regole chiare per la costruzione di beni comuni.
Lingotto: ora il Ministro Poletti: abbiamo provato a fare per la prima volta un piano strutturale contro la povertà. Finalmente abbiamo capito che dovevamo dare una risposta strutturale sulla povertà ma ora dobbiamo farlo diventare adeguato e funzionante. E su questo ha ragione Maurizio Martina quando dice che bisogna tassare le rendite finanziarie, quelle che, in tutta Europa, non producono lavoro.
Lingotto: Padoan: la priorità è la crescita e poi il lavoro.
Boschi, Pinotti e De Luca… grandi interventi e Roberta Pinotti esordisce ricordando la grande Tina Anselmi! (Alberto Poli)
Emozionante il ricordo che Roberta Pinotta fa di Tina Anselmi. Brava!
Un solo libro può incrinare la falsa solidità del muro. La scuola è luogo del libro, è il luogo dove si incrinano i muri. La scuola è il luogo della costruzione della democrazia. per questo dobbiamo ridare dignità alla scuola. Li possiamo sfidare per scegliere inclusione o esclusione. Per questo quella era la riforma strategica. Ma qualcosa non ha funzionato. Dobbiamo capirlo e cambiare, ripartendo da lì. Quali gli errori: non abbiamo ascoltato e non abbiamo preso il tempo necessario; troppo schematica, abbiamo usato il linguaggio azienda e non scuola. Primo movimento necessario: dobbiamo cambiare postura, dobbiamo andare a parlare con gli insegnanti, dobbiamo non farci guidare dal mito azienda e numeri; il sapere è solo potere che incrina i muri. Serve il vaccino del libro e della cultura. Dobbiamo fare formazione, per questo ho proposto la scuola di formazione politica Pier Paolo Pasolini. Sono parole di Massimo Recalcati, dette a Renzi al Lingotto. La capacità e la voglia di cambiare. Questo è il PD che vogliamo, quello della mozione Renzi.
12 marzo
Al Lingotto si ricomincia, con intervento di Gianni Pittella, che ha scelto Matteo Renzi perché in Europa abbiamo bisogno di forza e rispetto. Ancora dibattito e poi le relazioni dei gruppi di lavoro dove abbiamo raccolto oltre idee ed esperienze dai territori.
Al Lingotto un partito plurale dove in tanti fanno critiche ma per costruire, per dire i fatti concreti realizzati, ma soprattutto per suggerire come correggere la rotta per restare fedeli a valori come uguaglianza, democrazia, merito, giustizia sociale, ma declinati nel modo di domani, dove serve scuola, lavoro, sviluppo delle nostre imprese, articolazione e terzo settore. Interventi che danno consigli diretti a Renzi e critiche, come in un vero partito dove ci si confronta e si fanno critiche perché si sa che si vuole e si può cambiare. Non succede dovunque: altri partiti fanno le epurazioni, i contratti aziendali o l’uomo solo al comando. Interventi belli come quelli di Berlinguer, Matteo Righetti, Matteo Orfini.
La verità è che al Lingotto c’è il PD, il partito dedicato un un dibattito alto con contenuti congressuali (Lucia De Cesaris)
Lingotto: Piero Fassino. L’illusione che se mi faccio più piccolo ci difendiamo meglio. La storia ci dice che è proprio il contrario: chi si chiude è finito, mentre chi fa alleanze, cambia, si mette in rete con intuizione e capacità affrontare cose nuove, cresce e ha futuro. Dobbiamo aiutare tutti a capire, con risposte concrete, che così si affrontano le questioni che ci spaventano come immigrazione, globalizzazione, disoccupazione e crisi economica. I valori non cambiano, ma le forme che non si aggiornano li ingessano e li soffocano: per questo dobbiamo fare un’analisi critica e cambiare, correggere. Siamo qui per questo, e il 30 aprile dobbiamo aggregare su queste idee. Bravo Fassino!
Lingotto: Marco Minniti: sicurezza bene comune. Sicurezza che tutela i diritti dei deboli, come la bambina riportata da Aleppo alla mamma o come l’arresto dell’assassino della persona che dormiva per strada a Palermo. Ma sicurezza come tutela anche dei diritti della democrazia ,come il diritto a parlare (anche degli avversari come Salvini). Bravo Minniti che con le forze di polizia garantisci libertà e democrazia. E dici bene che servono politiche sociali urbanistiche di illuminazione. Io aggiungo che serve anche una politica perchè istituzioni e cittadini stiano insieme contro la violenza. La cosa più brutta di ieri a Napoli è che il Sindaco non ha difeso la sua città contro i violenti insieme ai suoi cittadini. Così avevamo fatto a Milano l’1 e il 3 maggio 2015. E guardacaso Salvini e De Magistris erano contro Renzi e il PD e ci hanno consegnato lo scempio di Napoli di ieri. Noi abbiamo bisogno di altri politici, di altri leader, di altri movimenti civici. Riflettiamo.
Lingotto: Graziano Delrio. Nel 2014 abbiamo tassato le rendite finanziarie e abbiamo abbassato il costo del lavoro perche vogliamo più lavoro per la gente comune, non per i potenti. Noi non mettiamo paletti a chi vuole lavorare insieme sui contenuti, anzi dobbiamo allargare e confrontarci. Riflettiamo sulla crisi del capitalismo e competitivo, finanziarizzato, proviamo a passare dalla società della proprietà quella della condivisione.
Lingotto: Tommaso Nannicini. Per la prima volta Italia ha impostato un sistema di lotta alla povertà che mette insieme attivazione sociale, lavorativa e di risorse economiche. La strada è giusta ma dobbiamo fare di più continuando a unire servizi per la formazione per accesso al lavoro e risorse economiche insieme. E dobbiamo farlo insieme ai Comuni.
Lingotto: Matteo Renzi. Qui c’è un popolo che si è mischiato che vuole discutere e che lavora insieme: è la forza del PD, da quando è nato e da quando ha voluto cambiare. Qui non c’è un insieme di dirigenti, ma il popolo del PD.
Vogliamo un Europa non di burocrazia ma di popolo. Per questo abbiamo chiesto che il prossimo leader del partito socialista europeo sia scelto con le primarie di tutti i popoli europei. E in tutta Europa un unico sistema fiscale, come uguali devono essere le regole del deficit.
Qui a Torino abbiamo guardato chi crea lavoro vero e di qualità come quello in Calabria del Goel di Vincenzo Linarello, come quello di don Andrea del Cottolengo, o della piazza dei mestieri. E anche il lavoro che oggi c’è con qualità negli stabilimenti FIAT.
Noi ci fidiamo della scienza quando dice dei vaccini o dell’ambiente o della salute e allora su questi temi nessuna demagogia o debolezza contro le lobbies. E per questo faremo provvedimenti forti e chiari su questi temi.
Conclusi 3 giorni straordinari al #Lingotto2017 @matteorenzi ha concluso con un discorso forte, con visione dell’Italia e del @pdnetwork (Piero Fassino)
Dal #Lingotto un patrimonio di partecipazione straordinario (Maurizio Martina)
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