Alle ore 19 di mercoledì 26 luglio i Vigili del Fuoco hanno spento l’ultimo focolaio dell’incendio all’impianto rifiuti Econova-Carluccio in via Senigallia al quartiere di Bruzzano. Un immenso grazie ai Vigili del Fuoco che hanno lavorato intensamente per tutte queste ore senza interruzione superando i rischi dovuti alla struttura ormai instabile: grande professionalità e grande coraggio.
Il giorno precedente avevo convocato a Palazzo Marino il tavolo con tecnici del settore Ambiente di Città metropolitana, Regione Lombardia e Comune di Milano, Ats, Arpa, Vigili del Fuoco, al quale hanno preso parte anche i comuni di Novate, Cormano, Bresso e Cinisello Balsamo e il Municipio 9. Dalle analisi immediatamente effettuate è emerso che nella composizione del fumo nero e denso che si è diffuso da Bruzzano non risultano esservi microinquinanti in concentrazioni significative tali da creare effetti nocivi per la salute. Analisi e monitoraggi continueranno per verificare l’evolversi della situazione. Inoltre riconvocherò il tavolo di coordinamento per avere informazioni sui campioni di aria e valutare come intervenire sul sito per metterlo in sicurezza e approfondire tutte le autorizzazioni. A questo proposito preciso che l’impianto Econova-Carluccio è sempre stato autorizzato da Regione, poi Provincia e poi Città metropolitana, con tutti i pareri positivi, tranne il parere negativo del Comune di Milano solo sull’aspetto della localizzazione, e cioè per la vicinanza alle scuole e alle case, dal 2006 al 2016 (qui sotto gli atti ufficiali coi i pareri negativi del 2011 e 2017).
Quindi bisogna riflettere se una attività di questo tipo abbia senso in un’area residenziale con una scuola materna, una scuola elementare, un asilo nido, una struttura alberghiera, abitazioni e palazzi a qualche centinaio di metri. Penso che oggi, anche a seguito dei due incendi avvenuti, sia necessaria una verifica della compatibilità di questo impianto, in un’area già residenziale ai tempi della sua prima collocazione, ulteriormente ampliata e che il PGT in vigore prevede a ulteriore ampliamento. Una verifica che dovrà tenere conto delle persone occupate e della necessità di imprese come queste che gestiscono i rifiuti prodotti nella nostra città, ma individuando siti e prescrizioni che tutelino la popolazione residente e i servizi. La salute di tutti è troppo importante: noi vigileremo e ci muoveremo, insieme a tutti.