La situazione sanitaria della lotta al virus in Italia è una delle migliori. È stato il frutto di una corresponsabilità e di sacrifici di tutti, operatori sanitari, cittadini, imprese, istituzioni. Ora che nonostante l’inizio dell’inverno abbiamo dati di contagio inferiori ad altri Paesi, che la vita e il lavoro stanno riprendendo, non possiamo abbandonare questa capacità di reazione. Stiamo usando le risorse degli anni futuri, per riprendere a vivere tutti e perché nessuno rimanga solo e indietro. Non possiamo sbagliare o mandare tutto nel caos.
Chi in questi giorni continua a voler negare il virus e questa situazione, sbaglia e rischia di portarci nel baratro del caos e dei nuovi contagi dilaganti. L’esperienza della chiusura e delle tante persone che non sono sopravvissute è chiara nella nostra memoria. Certamente è importante garantire la libertà di ciascuno di dire il proprio pensiero, di manifestarlo. Ma le istituzioni devono garantire anche la libertà di tutti i cittadini di muoversi in città e non rimanere ingabbiati e bloccati tutti i sabati, di rischiare di vedere la propria auto circondata da persone minacciose, la libertà di lavorare a tutti quelli che per lavorare hanno bisogno di spostarsi in città, la libertà di quelli che lavorano nel commercio, nella ristorazione, e che hanno bisogno che la gente il sabato viva la città, la libertà di andare al museo, al cinema, a fare cultura e aggregazione, la libertà degli abitanti di tanti quartieri di Milano di non rimanere ingabbiati in casa.
E non dimentichiamo che la chiusura di questi lunghi mesi ha negato la libertà ai nostri figli di vivere la scuola, non deve più accadere, e ciascuno di noi è responsabile del loro futuro. E non ultimo abbiamo bisogno che le Forze di Polizia e la magistratura, e l’apparato della sicurezza possa lavorare contro la criminalità, contro chi persegue i reati della grande e piccola criminalità, e la Polizia Locale possa lavorare per la sicurezza della città, per la sicurezza stradale, ed invece non consumare tutti i sabati centinaia di uomini e donne per rincorrere poche persone che si muovono in città con l’obiettivo dichiarato di creare disagio.
Quindi bene che il Ministero dell’Interno e le forze di Polizia abbiano deciso di contenere di più queste manifestazioni. A loro va la solidarietà e la vicinanza. I cittadini, le imprese e le istituzioni lo stanno chiedendo, per garantire le libertà di tutti. E chi come me è nelle istituzioni, non mancherà un minuto per andare avanti su questa strada: lo hanno chiesto i cittadini che democraticamente ci hanno eletto.