Il Sindaco Sala deve affrontare il problema delle risorse e quindi per il 2019 dobbiamo ipotizzare un possibile aumento del biglietto ATM da 1,5 a 2 euro e ora stiamo lavorando per un piano tariffario che pesi il meno possibile sui cittadini abbonati. Noi vogliamo più trasporto pubblico e per questo continuiamo ad aumentare il servizio (11,6 milioni di km-vetture in più all’anno dal 2013 al 2017, una differenza che vale 58 milioni di euro), ma dalla Regione riceviamo all’anno 17,4 milioni euro in meno rispetto al 2011, così non possiamo andare avanti. Se non cambiano le cose dovremmo intervenire con l’aumento. Con gli uffici e ATM, sto lavorando per presentare alla Giunta e al Sindaco un piano dove:
1) gli aumenti pesino il meno possibile sugli abbonamenti, premiando così chi utilizza il trasporto pubblico con sistematicità, ricordando che dal 2018 grazie al Governo Gentiloni e al Ministro Delrio i costi degli abbonamenti saranno detraibili;
2) gli aumenti siano inseriti in maniera corretta nel sistema tariffario della Città metropolitana e di Monza e Brianza perchè diminuiscano le diseguaglianze tra dentro e fuori Milano e anche qui si tutelino quei cittadini dei Comuni fuori Milano che vengono a Milano con i mezzi pubblici. E’ un lavoro che dobbiamo fare bene noi di Milano insieme ai Sindaci dei Comuni e alla Città metropolitana, ricordando che già a novembre Milano ha voluto mettere 1,4 milioni di euro per il 2017 sui servizi extraurbani per evitare di tagliare i bus del territorio della Città metropolitana e di Monza e Brianza;
3) stiamo lavorando per tutelare gli abbonamenti per i ragazzi, i giovani, gli anziani e i redditi medio-bassi (a dicembre 2017 abbiamo introdotto l’abbonamento annuale a 50 euro per i disoccupati);
4) il piano prevederà anche un’azione straordinaria nel 2018 di lotta all’evasione tariffaria utilizzando appieno i nuovi 50 controllori che si aggiungono ai 100 esistenti, perchè tutti devono pagare il biglietto;
5) nel 2018 aumenteremo ancora il servizio, confermando gli aumenti effettuati a gennaio 2017 con l’anticipo dell’orario della metropolitana e con i potenziamenti delle linee di periferia del settembre 2017 e migliorando ancora altre linee. Ma perchè l’aumento? Perché a Milano il trasporto pubblico costa al Comune ogni anno 825 milioni di euro + altri 27 per le manutenzioni. Dai biglietti ricaviamo 390 milioni all’anno, il resto lo mette Stato, Regione e Comune.
Dal 2011 al 2017 a Milano abbiamo aumentato le percorrenze annuali del trasporto pubblico di 11,6 milioni di km – vetture in più, equivalenti circa a 58 milioni di euro in più, ma il contributo annuale di Stato e Regione è sceso di 17,4 milioni di euro. Il Governo ha stanziato a livello nazionale per il 2018 4.932 milioni di euro, la cifra più alta dal 2013, così che in Lombardia arriveranno nel 2018 circa 25 milioni in più, ma pare che la Lombardia di Maroni, nel ripartire i fondi, a Milano darà la stessa cifra dell’anno scorso. Così non staremo in piedi. Anche perchè nel 2018 aumenteremo ancora i km-vetture del servizio aggiungendo ad esempio il tram 15 a Rozzano, il 2020 aggiungeremo la M1 da Sesto FS a Monza – Cinisello Balsamo con circa un incremento di costi di 10 milioni di euro, nel 2022 con la M4 aumenteremo di circa 95-100 milioni la spesa. Noi ce la mettiamo tutta per offrire sempre più trasporto pubblico, ma non possiamo essere i soli ad aumentare le risorse che ci mettiamo (oggi ogni anno circa 170 milioni dalle casse del Comune e 110 dalle casse di ATM per il cambio dei mezzi), lo Stato ci sta mettendo più soldi e partirà anche la detrazione fiscale per gli abbonamenti, ora la Regione decida di mettere più soldi sul trasporto pubblico.