Taxi: Milano ha circa lo stesso numero di taxi del 2003 (oggi nel 2023 sono 4.849, nel 2003 erano 4.552, 297 in più). Ma intanto la popolazione di Milano e della Città metropolitana è cresciuta del 12% e 10%, i turisti sono aumentati dell’80%, le chiamate taxi solo dal 2015 ad oggi sono cresciute del 20%, e su tutte queste quelle inevase sono in media del 14% (erano il 6% nel 2015), ma tutti i giorni dalle ore 19 alle 21 le inevase diventano del 30%, e di notte del 40%.
Dal 2019 abbiamo aperto alle doppie guide, favorendo i taxisti che di fatto quasi raddoppiano il servizio attraverso la collaborazione di un familiare, ma meno di 100 lo hanno fatto. Nell’estate del 2019 chiedemmo più licenze alla Regione, ma poi venne il covid e giustamente si sospese il tutto. Ora che il turismo e il traffico hanno superato i livelli del 2019, il Sindaco Sala ha chiesto 1.000 licenze in più, il 20% in più.
E la Regione dice che prima bisogna insistere con le doppie guide, poi bisogna sentire i taxisti, poi bisogna sentire Salvini (il Ministro dei Trasporti). Ecco di fronte a un problema oggettivo, che i dati pubblici del fabbisogno e del mancato servizio evidenziano, un problema che è sotto gli occhi e le orecchie di tutti, basta guardare i parcheggi taxi di piazza Duomo e della stazione centrale, oppure basta provare a telefonare ad un centralino taxi al tardo pomeriggio tra le 19 e le 21, cosa risponde la Regione Lombardia guidata dalla destra: ora NO, ora dobbiamo pensarci, proviamo con altro, e poi prima di agire sentiamo Roma.
Ma come? non sono loro a predicare l’autonomia? E di fronte ad un Comune come Milano che cerca di mettere a disposizione dei suoi cittadini, delle imprese, dei turisti un servizio migliore, adeguato all’evoluzione dei numeri in 20 anni, ….. si aspetta di sentire Roma. Io penso che sia ora di porre un problema politico. La destra vuole danneggiare Milano, solo perché è governata dalla sinistra, solo perché la governa Sala.
Basta con questo modo di gestire le istituzioni, nell’immobilismo, pensando che le istituzioni siano un proprio giocattolo per tutelare il potere, mentre sono di tutti, dei cittadini, e noi amministratori dobbiamo governarle per il bene di tutti, non dei nostri capi politici o interessi del nostro partito, o per mantenere il potere. La Regione guardi i dati (che ha anche lei), e dia il via libera a Milano, per lasciarla crescere, perché la crescita di Milano, un maggiore qualità dei servizi a Milano serve a tutta la Lombardia, a tutta l’Italia.
E attenzione: quando il servizio pubblico non riesce a rispondere alla domanda, arrivano gli abusivi. La Polizia Locale di Milano ha aumentato di molto controlli e sanzioni, ma se il servizio pubblico manca, poi altri riempiono il vuoto.