Marco Granelli

Biografia

Sono nato nel 1963 a Milano, dove vivo nel quartiere di Bruzzano con mia moglie e i nostri tre figli. Ho studiato al liceo classico Omero e fin da allora mi sono impegnato nel volontariato per l’associazione del mio quartiere, da cui è nata la fondazione Aquilone.
Qui ho svolto il mio servizio civile, nel doposcuola con i ragazzi delle case popolari e le persone disabili, avendo scelto l’obiezione di coscienza rispetto al servizio militare. Ho lavorato nella Caritas Ambrosiana, occupandomi all’inizio delle persone malate di AIDS e in seguito di politiche e servizi sociali, a fianco di don Angelo Bazzari e don Virginio Colmegna.
Nel 1990 decisi di candidarmi alle elezioni del Consiglio di zona dove sono stato fino al 2001 facendo esperienza di impegno politico nei quartieri.
Nel 1993 ho fondato insieme ad altri amici la cooperativa sociale Farsi Prossimo, impegnandomi in Federsolidarietà e Confcooperative fino alla presidenza delle cooperative sociali di Milano, per cercare di promuovere la cooperazione sociale vera, capace di innovare i servizi sociali e mettere al centro le persone e il lavoro, non i profitti dei singoli.

Una grande esperienza formativa è stata la responsabilità, come presidente, di CIESSEVI dal 1997 al 2006, ente costituito dalle associazioni di volontariato per fornire loro servizi e formazione, per promuoverle e difenderle; e gestore del Centro di Servizio per il Volontariato per la Provincia di Milano.
Dal 1999 al 2011 ho presieduto il Coordinamento dei circa settanta Centri di Servizio per il volontariato (CSVnet) esistenti in tutte le regioni d’Italia. Nel 2005 mi sono battuto a difesa della legge sul volontariato e poi nella battaglia per mantenere il 5 per mille a favore delle associazioni no profit.

Nelle elezioni del 2006 sono stato eletto consigliere comunale a Milano, nella lista dell’Ulivo.
Sono tra i fondatori del Partito Democratico a cui sono iscritto dal 2008.
Dal 2011 al 2016 sono stato assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile e Volontariato nella giunta guidata da Giuliano Pisapia.
Nel 2016 sono stato rieletto nel Consiglio comunale come terzo più votato del PD e il sesto più votato a Milano. Nella giunta guidata da Beppe Sala sono stato nominato assessore all’Ambiente e Mobilità. Numerose e impegnative le deleghe che mi ha affidato il Sindaco: oltre a quelle citate vi sono la pianificazione delle infrastrutture, le metropolitane, i parcheggi, ATM, le politiche ambientali, la gestione rifiuti e la pulizia della città, AMSA, l’acqua pubblica e la gestione della protezione civile connessa alle acque (Seveso e Lambro).

Dal luglio 2019, in seguito alla elezione al Parlamento Europeo del mio collega Pierfrancesco Majorino, mi sono state conferite dal Sindaco le deleghe alla Mobilità e ai Lavori pubblici, con i seguenti compiti: definizione delle politiche di mobilità e trasporti; pianificazione delle infrastrutture; indirizzi e controllo relativi alle metropolitane; realizzazione e gestione dei parcheggi previsti nel Programma Urbano dei Parcheggi; definizione delle politiche per la programmazione delle opere pubbliche; progettazione realizzazione e manutenzione delle opere pubbliche e delle grandi opere; gestione delle acque e definizione delle connesse politiche di protezione civile; gestione dei grandi eventi sulla scorta della delega conferita; rapporti con i Municipi sulla scorta della delega conferita.

Dal 2021, in seguito all’elezione della seconda giunta a guida Beppe Sala, mi è stato conferito l’incarico di Assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile del Comune di Milano. In questo ruolo ho la delega alla Polizia Locale.

Ho avuto la fortuna di incontrare e condividere anni della mia vita con persone che mi hanno insegnato tanto: i miei genitori, la mia maestra elementare Angela Ravaglia, una comunista romagnola, mia moglie. Poi preti come Egidio Casalone, Innocente Binda, Virginio Colmegna, Angelo Bazzari; un po’ di maestri di Bruzzano come Piera Rovelli, Maria Teresa Bisol, Sandro Cappellini e tanti “colleghe e colleghi” del lavoro sociale e politico che oggi mi sono ancora a fianco.