Inquinamento dell’aria: intervenire subito e strutturalmente. Milano non sta con le mani in mano, ma vogliamo fare di più e presto, e ci piacerebbe non essere lasciati soli. L’inquinamento dell’aria è un problema molto serio perché provoca danni alla salute, ma non si vede e quindi ce ne dimentichiamo spesso. Ora torna di attualità. Milano capitale dello smog? Certo il problema è grave: oggi 98 di PM10, ampiamente sopra il limite di 40 posto dall’Europa. Purtroppo siamo in buona compagnia: Bergamo 100, Monza 96, Crema 85, Brescia 80, Cremona 79, Varese 76, Pavia 62. Giusto quindi intervenire anche con misure emergenziali come il blocco dei diesel da euro 0 a euro 3: a Milano sono il 10% dei veicoli ma inquinano per il 33% circa; ma anche incidere sul riscaldamento, l’altra causa delle emissioni. Ma servono misure strutturali. Su questo c’è da dire che Milano in questi anni si è mossa e i risultati si iniziano a vedere, dicendoci che la strada è giusta e bisogna andare avanti con decisione anche maggiore. Se guardiamo cosa è successo in questi anni scopriamo che oggi siamo al 56° giorno di superamento dei limiti e se andiamo avanti così per fine anno arriveremo tra i 60 e i 70 al massimo: l’anno migliore dal 2002, meglio dei 68 del 2014 e degli 81 del 2013. Ma un anno non fa testo, guardiamo le medie per cinquine. Tra il 2002 e il 2005 (sindaco Albertini) la media del numero di giorni di superamento era 151: quasi tutti i 180 giorni del semestre invernale; tra il 2006 e il 2010 (sindaco Moratti) la media è di 117 giorni di superamento; tra il 2011 e il 2016 (sindaco Pisapia) la media scende a 92, la metà dei giorni del semestre invernale; continuando così, con qualche accelerazione potremmo arrivare vicino ai limiti di legge in pochi anni. Questo è il nostro obiettivo. Ma come? Gasolio zero è la parola d’ordine. Per le auto significa bloccare realmente i diesel euro 0, 1, 2, 3 e a breve anche i 4. Le misure di area C deliberate dalla Giunta Sala a novembre hanno ormai bloccato gli euro 3 diesel e per gli euro 4 il blocco inizierà parziale nel febbraio 2017 e poi totale a ottobre 2017. E nel frattempo abbiamo aiutato concretamente chi usa questi mezzi per lavoro: un milione di euro dati in contributi per chi mette il filtro, e lo rifaremo ancora. E poi stiamo lavorando per la LEZ, una rete di telecamere che renda effettivo il blocco dei diesel euro 0, 1, 2 e progressivamente dei 3 in tutta la città. Ma non basta lavorare sui mezzi privati, bisogna farlo anche sui mezzi pubblici. I bus di ATM sono sempre più a gasolio pulito mandando a rottamare gli euro 3 e 4, e poi concentrandosi sull’elettrico: per questo nel patto per Milano abbiamo deciso l’acquisto dei primi 42 bus elettrici. La stessa cosa per AMSA dove stiamo insieme prevedendo la rottamazione immediata dei mezzi diesel euro 3 e la loro sostituzione con mezzi a biometano, quello che produrremo con il nuovo impianto di A2A per il trattamento della frazione umida raccolta a Milano. E poi le caldaie: anche qui basta gasolio. Abbiamo iniziato da casa nostra: 40 immobili comunali in questi tre ultimi anni sono passati da gasolio a teleriscaldamento, cioè emissioni zero. E continueremo così sul nostro patrimonio. Per i privati abbiamo messo regole precise per le nuove costruzioni e andremo a controllare i condomini che da gennaio devono essere in regola con le valvole, indicando loro come possono accedere ai contributi del Governo per sostituire le caldaie e coibentare gli edifici. Ed infine più trasporto pubblico: per questo stiamo costruendo una nuova linea metropolitana, la 4, che porterà concretamente meno auto: già abbiamo cittadini virtuosi che utilizzano i mezzi pubblici per il 58% e la bicicletta per il 6%, ma dobbiamo fare ancora meglio e aiutare a far si che anche chi abita in provincia e entra in città faccia come noi e usi il mezzo pubblico: oggi avviene solo per il 30%. Per questo abbiamo appena fatto il bando per assegnare il nuovo parcheggio di interscambio Maciachini, stiamo facendo il nuovo parcheggio di interscambio M3 Affori fn, e stanno per iniziare i lavori per il parcheggio di interscambio in superficie a piazzale Abbiategrasso: in tutto quasi 1.000 posti auto per passare al mezzo pubblico al confine di Milano.
Noi andiamo avanti e speriamo che anche la Regione investa risorse concrete su interventi strutturali: ho chiesto ad ottobre a Maroni e alla Terzi di fare insieme una seconda edizione del nostro bando per i filtri antiparticolato per i diesel mettendoci un milione per ciascuno e così bloccare meglio gli euro 3 senza incidere sui lavoratori: ma ad oggi non è pervenuta nessuna risposta. Stessa cosa per le risorse sul trasporto pubblico locale: il Comune di Milano ogni anno ci mette 90 milioni di euro aggiungendoli a quelli del Governo suddivisi dalla Regione: Maroni quanto vuole metterci per il 2017?