Da lunedì 15 ottobre si riavviano gli impianti di riscaldamento di case, uffici e negozi: per legge sarà possibile tenere accesi i caloriferi fino a 14 ore al giorno. Ma il Comune terrà spenti i riscaldamenti: fa ancora caldo e a Milano dall’inizio dell’anno abbiamo superato 36 volte i limiti del PM10. Chiediamo a tutti di aspettare ancora alcuni giorni ad accendere il riscaldamento, finché rimarrà il caldo. Aiutiamoci tutti ad avere un’aria più pulita e a non aumentare la temperatura terrestre che porta a cambiare il clima, ad avere temporali disastrosi. Il Comune ha deciso di dare il buon esempio e quindi, fino a che le temperature resteranno miti, i riscaldamenti saranno spenti negli edifici pubblici, fatta eccezione per Nidi, Scuole dell’Infanzia, Residenze per anziani e Centri per persone con disabilità. Con l’apertura della stagione termica riprenderanno anche i controlli a campione operati dal Comune di Milano, che ogni anno verifica circa 10 mila impianti, tra autonomi e centralizzati. A questi controlli si aggiungono diverse azioni messe in campo dal Comune, come il bando per la concessione di contributi per opere di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici privati per un totale di 23 milioni e 250 mila euro o il protocollo recentemente firmato con GSE per l’efficientamento energetico di edifici scolastici, per un valore di 18 milioni di euro.
Inoltre, tra il 2005 e il 2017, sono stati effettuati interventi in 31 centrali termiche per 11 milioni e 600 mila euro e ad oggi sono allacciati alla rete di teleriscaldamento 47 edifici comunali non residenziali. Sono stati anche avviati i lavori di trasformazione da gasolio a metano delle 29 centrali termiche negli stabili di edilizia residenziale pubblica comunali. Infine, per ogni dubbio o informazione il Comune mette a disposizione lo Sportello Energia (in corso Buenos Aires, nel sottopasso pedonale, angolo con via Giovanni Omboni), aperto al pubblico dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 13. L’anno scorso abbiamo avuto 97 giorni di superamento, quest’anno e il prossimo dobbiamo fare meglio, e magari anche meno dei 68 giorni del 2014, l’anno migliore. Con l’impegno di tutti e le misure che abbiamo messo in campo ce la faremo.