Milano, 16 ottobre 2019 – Più taxi a Milano grazie alla possibilità per gli operatori di attivare le collaborazioni familiari. Per fare fronte all’aumento di domanda di auto in servizio pubblico, l’Amministrazione comunale consentirà di integrare i turni di attività di servizio con un secondo conducente.
Le nuove autorizzazioni saranno limitate inizialmente ai familiari entro il terzo grado e al coniuge del titolare della licenza e garantiscono l’estensione dell’orario di servizio complessivo del taxi da 12 a 16 ore giornaliere.
Il rilascio delle nuove autorizzazioni al secondo conducente è una delle azioni messe in campo dal Comune per risolvere lo sbilanciamento tra domanda e offerta di taxi che crea disagi agli utenti del servizio e favorisce l’abusivismo. I momenti principali della mancanza di offerta vengono rilevati dalle chiamate inevase: il sabato e la domenica, nella fascia oraria dalla mezzanotte alle 5 le chiamate inevase sono il 42%, nella fascia 19-21 il 31%; nei giorni feriali, nella fascia 19-21 le inevase sono il 27% e nella fascia 8-10 il 15%.
Nelle scorse settimane la Giunta aveva inoltre approvato l’attivazione del servizio trasporto in taxi verso l’ospedale per le persone che devono sottoporsi alla dialisi. Il servizio viene realizzato in collaborazione con Areu.
“Negli ultimi anni è aumentato il numero di utenti del servizio taxi – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità -. La nostra priorità è potenziarlo affinché risponda sempre di più a criteri di efficienza. Per questo stiamo attuando diverse misure che abbiamo presentato e in parte concordato con le categorie di operatori. Con la doppia guida consentiamo allo stesso taxi di fare più ore di servizio ma anche di dare più lavoro a più persone dello stesso nucleo familiare. Continueremo così con le altre misure: doppie guide anche per estranei al gruppo familiare, controllo turni, taxi sharing e aumento licenze. Auspico che i tassisti ci aiutino a potenziare il servizio e la Regione ci autorizzi presto lo sharing e le nuove licenze: Milano non può aspettare. Più trasporto pubblico per ridurre congestione e inquinamento”