Marco Granelli

Dal governo bonus #bici e 140 milioni per fare piste #ciclabili in città. Ma serve cambiare il Codice della strada per non farci morire di burocrazia: appello ai parlamentari

Giorni fondamentali per la ciclabilità delle città: dal Governo bonus bici e 140 milioni € alle città per ciclabili. Ma non c’è il due senza il tre. Serve cambiare subito il codice della strada per dare ai Comuni possibilità di fare ciclabili velocemente e dare più sicurezza stradale. Non fateci morire di burocrazia, non abbiamo più tempo e ora e’ possibile. Un appello ai parlamentari che stanno votando la conversione in legge del DL 34. Votate gli emendamenti all’art. 229 chiesti da ANCI e dalle città. Dobbiamo fare in fretta, non fateci impantanare nella burocrazia. Oggi la conferenza Stato Regioni e Comuni ha dato ok a un decreto del ministero dei trasporti che da alle città 140 milioni di euro per la ciclabilità. Per Milano 7,5 milioni. Serviranno per il nostro piano straordinario di ciclabilità di strade aperte. Grazie al Governo e alla Ministra De Micheli per questo grande contributo di risorse utilizzabili subito. Sostegno alla mobilità ciclabile e sicurezza stradale: è ora di togliere burocrazia e di innovare, le città non hanno più tempo.

Istituzioni, cittadini, associazioni e imprese oggi sono chiamati a vincere insieme una grande sfida: quella della ripresa del Paese, per continuare a sconfiggere il virus, ma soprattutto riavviare il lavoro, perché nessuno rimanga indietro. Per dare lavoro e sviluppo le città sono fondamentali e hanno bisogno di mobilità rapida e veloce, sicura per tutti, e di smuovere il mercato. Abbiamo una grande opportunità: il muoversi in bicicletta permette a tutti i cittadini di muoversi bene e velocemente in città e con pochissima spesa individuale e collettiva. E abbiamo anche un dovere: più sicurezza in strada, evitare gli incidenti stradali, soprattutto quelli che hanno conseguenze negative sulle persone. Il Governo ha messo risorse per i cittadini con il bonus per comprare le biciclette, aiutando le persone ad acquistarle e le imprese e le attività commerciali a vendere, a riaprire, a riprendere a pagare gli stipendi. Ma non basta: dobbiamo fare in modo che nelle città ci si possa muovere in sicurezza con le due ruote: troppe persone hanno paura e non usano la bici. Per questo servono percorsi ciclabili e più sicurezza stradale per ciclisti e pedoni. Alcuni paesi dell’Europa nei decenni scorsi hanno superato così la vecchia crisi petrolifera. Quindi bene il decreto del Ministero dei Trasporti per dare risorse ai Comuni per fare subito, nei prossimi 12-18 mesi tanti chilometri di piste ciclabili. Ma in Italia ci sono ancora regole vecchie, vincoli del Codice della strada che non ci permettono di essere veloci e sicuri come le altre città europee. In Parlamento si sta discutendo l’approvazione della conversione in legge del DL 34, dove già ci sono dei cambiamenti del Codice. Tanti Comuni come Bologna, Roma, Genova, Firenze, Torino, Milano, Napoli, Padova, coordinati da ANCI, hanno già tracciato chilometri di nuove ciclabili, mettendo in strada alcune nuove regole pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio.

Ci spiace però registrare ancora resistenze nell’introdurre altre novità: come ad esempio permettere che nelle corsie riservate degli autobus, quelle più larghe, le biciclette possano viaggiare protette dal il traffico; ma anche realizzare le corsie ciclabili in strada tracciando velocemente segnaletica orizzontale che aiuti automobili, ciclisti e pedoni a stare in strada in maniera ordinata; ma anche realizzare vicino alle scuole, nei quartieri residenziali strade a bassa velocità dove i pedoni, le bici, i monopattini possano muoversi in sicurezza perché tutti vanno più piano e stanno più attenti. E poi allargare i marciapiedi, migliorare gli incroci, proteggere gli attraversamenti pedonali. Ancora troppi sono gli incidenti stradali, e quante sono le strade davanti alle scuole o alle nostre case dove le auto sfrecciano in due corsie andando ben più veloci dei 50 km/h, e magari svoltano velocemente non vedendo il passaggio pedonale, nascosto dalle auto in sosta in doppia fila. Non abbiamo più tempo: è ora di decidere: togliere burocrazia e permettere a chi amministra le città di cambiare velocemente strade, piazze e incroci, per dare più sicurezza, per permettere di utilizzare le bici a tutti. Nelle strade dove i Comuni hanno fatto le nuove ciclabili veloci, ormai i dati rilevati ci dicono che il 50% dei veicoli che transitano sono auto, il 20% moto e il 30% biciclette.

Nelle strade dove i Comuni hanno messo i limitatori di velocità gli incidenti con feriti si sono dimezzati. I cittadini hanno voglia di cambiare, Comuni e Governo stanno mettendo risorse per fare subito e dare lavoro, non fermiamo tutto con la burocrazia.

Leggi su www.anci.it

image