Sto partecipando con interesse al Webinar dell’Optimal Sustainable Mobility Mix (OSMM) di AGICI Finanza d’Impresa che presenta l’Indice di Mobilità Sostenibile per le 14 città metropolitane italiane. Con 43 indicatori è stata misurata la mobilità: il trasporto privato e pubblico, la mobilità dolce e in sharing, l’integrazione modale, l’impatto sulla salute dei cittadini, la sicurezza e infine l’efficienza dei sistemi di consegna last-mile. Il tasso di motorizzazione, l’offerta e l’utilizzo dei trasporti pubblici, la diffusione della mobilità ciclabile, la concentrazione di inquinanti nell’aria.
Milano è risultata la più virtuosa in Italia dal punto di vista della sostenibilità del sistema di trasporti, seguita da Firenze e Bologna.
A dare la spinta alle “prime della classe” sono il sistema di trasporto pubblico efficiente e integrato con le altre modalità, la diffusione della mobilità dolce, e un parco veicoli privato (e pubblico) più moderno e dunque ecologico. Su queste tematiche il divario tra le città è molto ampio. Solo per dare un’idea: Milano offre 15.200 posti-km per abitante sul TPL ogni anno, contro gli appena 2.100 di Palermo e 2.300 di Napoli.
Ma quello che però mi interessa di più è l’invito ha risolvere alcune criticità: la necessità di promuovere investimenti e politiche per la mobilità sostenibile contro il traffico e l’inquinamento. Il confronto con alcune metropoli europee è illuminante. Il tasso di motorizzazione a Parigi è di 250 auto ogni 1.000 abitanti, contro una media tra le città metropolitane italiane di 604.