Bicocca, via Cagni e via Suzzani. In questi mesi diverse persone straniere, per accedere alla procedura dei richiedenti asilo, stazionano nel quartiere e in queste vie e spazi verdi. Municipio 9 e Comune (Welfare, Sicurezza, Polizia Locale) hanno fatto alcuni interventi e stanno interagendo con Questura e Prefettura per insieme trovare migliori soluzioni per il quartiere e per le persone che chiedono asilo. Alcuni si sono collocati dietro all’ex supermercato di via Suzzani, di proprietà di ALER. Abbiamo chiesto ad ALER di mettere in sicurezza questo spazio, chiudere i cancelli e soprattutto riaffittarlo, perché i luoghi abbandonati creano degrado e insicurezza. Ecco il testo della lettera che io, l’assessore al welfare Lamberto Bertolè e la presidente del Municipio 9 Anita Pirovano abbiamo inviato al Comitato Bicocca dopo i sopralluoghi e interventi effettuati il 9 e10 novembre.
“Da circa un anno, in via Cagni è in funzione lo Sportello immigrazione della Questura di Milano, dedicato al primo appuntamento per le persone straniere che intendono fare istanza di protezione internazionale. L’ufficio riceve le persone suddivise per lingua di origine secondo un calendario pubblicato sul sito della Questura di Milano.
Negli ultimi mesi, il notevole afflusso di persone rende problematico l’accesso allo Sportello e molti richiedenti si trovano a dover attendere il proprio turno nelle adiacenze dell’ingresso di via Cagni o presso il cortile interno di viale Suzzani 237 nelle ore notturne; nella fattispecie, la struttura di viale Suzzani 237, di proprietà ALER (Regione Lombardia), non è più utilizzata da qualche mese ed è divenuta luogo di stazionamento di persone in attesa del primo appuntamento e di altre persone senza dimora.
Il Municipio 9 e il Comune di Milano, anche su sollecitazione di diversi cittadini, comitati e associazioni del territorio, nelle scorse settimane si sono attivati per interloquire con le istituzioni competenti e favorire l’individuazione delle opportune e necessarie soluzioni. Nostri obiettivi prioritari sono favorire un corretto e dignitoso accesso agli uffici della Questura di Milano per le persone straniere che richiedono di protezione internazionale, evitare che queste persone vivano in condizioni di degrado e fare sì che il quartiere non si trovi più in una situazione che genera una percezione di insicurezza tra gli abitanti.
Grazie alle interlocuzioni avviate dal Comune di Milano (Assessorati/Direzioni Welfare e Sicurezza, Polizia Locale e Protezione civile) con la Questura e la Prefettura di Milano (livelli territoriali del Ministero dell’Interno competenti per legge nelle procedure di richiesta di protezione internazionale e dei successivi passaggi compresa l’accoglienza presso i centri CAS), sono state avviate alcune azioni concrete per affrontare le diverse problematiche evidenziate. La prima, avviata già nei mesi estivi, è stata la collocazione in via Cagni di alcune strutture di protezione e servizi igienici temporanei, a cura del Comune di Milano, d’intesa con la Questura.
Successivamente, nelle serate del 9 e 10 novembre, sono state realizzate due uscite delle Unità di strada con personale specializzato e multilingue e diverse realtà del Terzo Settore, che ha condotto colloqui con le persone presenti, per rilevare in modo puntuale le motivazioni della loro presenza lì e individuare le soluzioni più adeguate per ogni situazione. Di concerto con la Questura, si stanno definendo procedure e condizioni di accesso agli uffici di via Cagni maggiormente dignitose per le persone e quindi anche per il contesto.
Per quanto riguarda via Suzzani 237, il Comune di Milano ha avviato un’interlocuzione con la Direzione generale di ALER, segnalando necessità di sottrarre l’immobile dallo stato di abbandono, in cui si trova, innanzitutto mettendolo in sicurezza e prevedendone la sistemazione in tempi brevi per un prossimo utilizzo.
Vista la positiva interlocuzione e collaborazione con Questura e Prefettura e la disponibilità di ALER confermata recentemente, confidiamo che la situazione possa migliorare per tutti, a partire dai prossimi giorni e settimane”.
Lamberto Bertolè, assessore welfare Comune di Milano
Marco Granelli, assessore sicurezza Comune di Milano
Anita Pirovano, presidente Municipio 9