Marco Granelli

A Milano insieme per la sicurezza stradale, il mio appello sul Corriere della Sera

In questi giorni in tanti hanno scritto al vostro giornale dicendo che chi usa la bicicletta in città deve stare più attento e seguire le regole: semafori rossi, sensi unici, mettere le luci, non andare sui marciapiedi ed è giusto. Vado in bici tra casa e lavoro tutti i giorni da oltre un anno e posso constatare tante imprudenze se non addirittura scorrettezze.

Contemporaneamente un’associazione di ciclisti organizza per oggi un’iniziativa di protesta dicendo che il problema non sono i ciclisti ma le auto e qualche giorno fa in viale Monza centinaia di ciclisti hanno manifestato per difendere la ciclabile dalla sosta abusiva, anche questo è giusto. Ma penso che se procediamo così aumentiamo lo scontro e non risolviamo nulla.

Invece tutti dobbiamo fare più sicurezza stradale: pedoni, ciclisti, monopattinisti, automobilisti, camionisti. Solo così avremo meno incidenti, meno feriti e anche meno litigiosità e aggressività.

È vero, la Polizia Locale di Milano deve fare più controlli, dare più sanzioni, essere in strada e questo è il lavoro che stiamo facendo come assessorato alla sicurezza, il Comando e tutto il corpo della Polizia Locale.

Anzi voglio fare tre proposte: cominciare da sé stessi e verificare quale comportamento tenere per essere più sicuri, che la sicurezza stradale diventi materia da insegnare a scuola e, infine, raccogliere l’attenzione che il Corriere della Sera sta dando a questi temi per proporvi di lanciare insieme una campagna per la sicurezza stradale.

Non una campagna delle auto contro i ciclisti o dei ciclisti contro le auto o dei pedoni contro i ciclisti. Ma una campagna per i comportamenti sicuri in strada, il rispetto fra le persone e l’applicazione delle regole del codice della strada, che sono chiarissime.