Karl, un’altra vittima di un grave incidente stradale, a Milano, in viale Umbria: una svolta irregolare, un mancato rispetto del semaforo e delle precedenze, una velocità non adatta al centro abitato.
ISTAT ci dice che la maggior parte degli incidenti avviene in città e tre sono le cause: distrazione (es. messaggiare al cellulare), mancato rispetto di precedenze e semafori agli incroci, velocità.
Per questo chiediamo a tutti quelli che sono in strada di rispettare di più le regole, tutti e tutte, a partire da quelli che guidano mezzi più veloci e pesanti, ma anche per chi va in bici o in monopattino, e anche ai pedoni. E insieme più controlli e sanzioni per colpire chi non rispetta le regole.
Nel 2022 a Milano abbiamo fatto il 40% in più di sanzioni, abbiamo triplicato le sanzioni con gli autovelox mobili, Polizia Locale e Ausiliari della sosta stanno lavorando tanto e lo faranno sempre di più, ma abbiamo anche bisogno di tecnologia: facilitare la posa di autovelox da parte dei Comuni (non si può dover rispettare un decreto di più di 100 pagine e attendere una miriade di autorizzazioni, e mesi su mesi), perché dove gli abbiamo messi, abbiamo ottenuto il dimezzamento degli incidenti con feriti; facilitare e moltiplicare le telecamere agli incroci per sanzionare chi non rispetta semafori e precedenze modificando il codice della strada per poter fare sanzioni non solo per i semafori; sperimentare le telecamere che sanzionano chi messaggia con il cellulare; tecnologia per sanzionare la sosta irregolare e inasprimento sanzioni per le soste agli incroci, sui posteggi per disabili e per la sosta che intralcia i mezzi pubblici e le loro fermate.
Ma dal Ministero di Salvini, quello che presidia il Codice della Strada, per ora non ci danno ascolto su queste linee. Come ANCI abbiamo mandato un documento ad aprile, ne manderemo un altro in agosto, hanno accettato solo alcune piccole cose su alcol e monopattini, importanti e che ci piacciono, ma serve molto di più. E poi basta la demagogia di Salvini che attacca i Comuni dicendo che fanno cassa con le multe: noi vogliamo che non succeda più quello che è successo a Karl, che fermo sul marciapiede con sua mamma e suo papà, in attesa del verde, è stato ucciso da chi non rispettava le regole. E gli autovelox, le telecamere, le multe servono a salvare le vite di tanti Karl, non a fare cassa.
Faccio appello agli onorevoli deputati che a settembre potranno discutere del Codice della Strada: quando dovrete votare gli emendamenti, pensate a Karl, non alla demagogia di Salvini, e votate bene.