La sicurezza stradale: ecco una panchina bianca a Milano a ricordare le vittime degli incidenti stradali. In Italia nel 2023 in strada 3.039 persone sono morte, 224.634 persone sono rimaste ferite. La causa: quello che noi chiamiamo “incidente”, ma che in realtà è uno scontro in genere prevedibile. Le cause infatti le conosciamo.
Nelle città, dove avvengono i ¾ degli incidenti, e quasi la metà avviene in un incrocio: 20% per mancato rispetto delle regole degli incroci (semafori, precedenze, passaggi pedonali), il 13% per distrazione, il 10% per una manovra o svolta irregolare, il 7,5% per la velocità eccessiva. La strada la usiamo tutti, almeno due o tre volte al giorno. E allora tutti dobbiamo imparare a comportarci affinché non ci siano più vittime, affinché non ci siano più famigliari e amici che piangono un congiunto, affinché non ci siano persone che soffrono con il loro corpo e portino le conseguenze di un incidente.
È per questo che volentieri ho lavorato con l’associazione AIVIS e il Municipio 1 per fare in modo che Milano, la nostra città avesse la sua panchina bianca, una panchina per ricordare le vittime degli incidenti stradali, per ricordare a tutti che dobbiamo stare più attenti. Una panchina posta in Largo Richini, nei giardini davanti all’Università statale di Milano, a 500 metri dal Duomo. Un luogo vissuto ogni giorno da migliaia di giovani. Chi passerà davanti alla panchina, e vedrà la targa, capirà.
Io penso ancora alle parole di alcuni famigliari di vittime che ho ascoltato domenica mattina quando insieme ad AIVIS e al Municipio 1 abbiamo inaugurato la panchina. Una panchina dipinta da un pittore Greg, Gregorio Mancino. Questa panchina ci aiuterà, ne sono certo, e sono grato ad AIVIS per questo. Ma sono certo anche che ci aiuterà anche altro. Ci aiuteranno donne e uomini di AIVIS e di altre associazioni come loro, che non si stancheranno mai di ricordare a tutti che non possiamo permettere che più di 3.000 persone ogni anno muoiono in strada per comportamenti errati. Ci aiuteranno gli insegnanti, gli educatori, i vigili che nelle scuole continuano a fare educazione stradale; a Milano 11.000 giovani partecipano ogni anno a questi incontri. Ci aiuteranno gli agenti della Polizia Locale, i Carabinieri, la Polizia Stradale, gli Ausiliari, persone che vigilano in strada di giorno e di notte per fare in modo che tutti rispettino le regole, anche sanzionando chi sbaglia, per cambiare comportamento prima che sia troppo tardi. Ci aiuteranno le Istituzioni: Comuni, Provincie, Regioni, Governo e Parlamento a fare norme e mettere in campo azioni che aiutano la sicurezza stradale.
Oggi il Senato ha approvato la modifica di alcuni articoli del Codice della Strada. Un testo che non mi piace, che non piace a tanti, che non piace a molte associazioni. A mio parere si è persa un’occasione. La legge approvata oggi ha anche delle cose positive (sanzioni su alcol e droga, e altro), ma poche e offuscate da altre che peggiorano la situazione (ciclabilità, ZTL, sosta regolamentata) e dalla mancanza di altre come la norma sull’angolo cieco, che previene gli incidenti tra bus e camion con pedoni e ciclisti agli incroci.
Dà però mandato al Governo di fare una nuova legge delega di riforma: ecco, facciamola veramente insieme, e forse sarà la volta buona per far scendere molto quei numeri: 3039 vittime, 224.634 feriti, in 166.525 tragedie stradali.