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Marco Granelli

Videosorveglianza a Milano
 

Nel 2014, in vista di Expo, il Comune di Milano ha deciso di mettere la propria sede di via Drago a disposizione della Prefettura, delle Forze di Polizia, dell’Esercito, dei Vigili del Fuoco e del 118, oltre alla propria Polizia Locale e Protezione civile. E’ nato così il centro di coordinamento e controllo di Expo Milano che oggi è un vero centro di comando cittadino dal quale si controllano tutti gli impianti di videosorveglianza della città (oltre allo stato del traffico e ai livelli dei fiumi che, come Seveso e Lambro, attraversano Milano). In questi cinque anni abbiamo raddoppiato il numero di telecamere (oggi sono duemila) posizionando i nuovi modelli digitali ad alta definizione in luoghi concordati con le Zone: sottopassi e sovrappassi, assi commerciali, strade della movida, parchi e percorsi usati da runner e ciclisti, quartieri e punti sensibili per il contrasto al degrado. A queste si aggiungono 2.900 telecamere di MM dislocate nelle metropolitane e presso le linee del trasporto pubblico. Tutte in rete, visibili contemporaneamente da tutte le centrali delle forze dell'ordine. Ma occorre andare avanti: è questa la Milano che vogliamo continuare a costruire: più bella, solidale, sicura.

Ladri di biciclette


Grazie anche alle politiche di mobilità sostenibile adottate da questa amministrazione, sempre più persone usano la bicicletta. Purtroppo sono aumentati in proporzione i furti delle due ruote. Abbiamo così costituito la nuova Squadra Contrasto Bici Rubate della Polizia Locale per fare una lavoro serio e non episodico su questo fenomeno e i risultati stanno cominciando ad arrivare. Inoltre stiamo accordandoci con alcuni importanti rivenditori con l’obiettivo di rendere il più possibile tracciabili le biciclette. Da Decathlon, quando si compra una bici con una carta fedeltà, il sistema lega automaticamente il numero di telaio all’acquirente. Rossignoli e Silvestrini registrano gli stessi dati, in modo che quando una bici viene sequestrata in 24 ore sia possibile restituirla al proprietario (fate una foto alla bici e denunciate il furto: sono passi fondamentali per riaverla). Per riconoscere la propria bici tra quelle recuperate e ottenere informazioni utili per prevenire i furti è stata aperta una pagina Facebook: vi vengono pubblicate foto di bici rubate ritrovate anche dalle altre Forze dell'ordine. Clicca qui per maggiori informazioni. ‪

No slot
 

Le abbiamo viste tutti: persone insospettabili (anche qualche anziano) in stato di trance davanti alle slot, le macchinette mangiasoldi in grado di rovinare famiglie intere. A Milano abbiamo cercato di contrastare il fenomeno: grazie a un’ordinanza che ha avuto un lungo iter (ed è in vigore perciò solo dal 2014, dopo una sentenza del Consiglio di Stato) si può giocare solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. Al di fuori di questi orari le macchinette nei bar o nelle sale giochi devono essere spente. Se le vedete accese potete segnalarle a pl.slot@comune.milano.it e la Polizia Locale inserirà il luogo nella tabella dei controlli. Nel 2015 sono state elevate 646 multe da 450 euro ciascuna. Nei primi quattro mesi del 2016 le multe sono già 325. Il 60% paga subito e solo il 10% fa ricorso, e chi viene pizzicato una seconda volta viene prima diffidato poi riceve una sospensione per un giorno. Fino a oggi abbiamo effettuato circa 6.300 controlli e 101 esercizi sono stati diffidati mentre sono state comminate 17 sospensioni di un giorno delle macchinette. Dobbiamo andare avanti: per una Milano più solidale e più sicura. 

Per una Milano più bella, solidale, sicura


Lo ha detto bene Bruno Tabacci: dietro Parisi c'è l'ombra lunga della Lega. Autoritarismo, xenofobia, show con Le Pen, Putin, Donald Trump ed estremisti di destra seguiti da dichiarazioni in favore della candidata grillina a Roma. Soprattutto: uso spregiudicato della paura. Matteo Salvini vuol fare l'assessore alla Sicurezza ma quando era consigliere comunale si è visto ben poco, come poco lo hanno visto al Parlamento europeo, dove dovrebbe guadagnarsi la pagnotta. Dall’altra parte, la nostra, tanti giovani e tante donne e una squadra di assessori caratterizzata da sobrietà e attenzione, la cui accusa più ricorrente è quella di non essere stata capace di raccontare le tantissime cose fatte a Milano in questi cinque anni. In fondo, contro un pericolo tanto grande la scelta è molto semplice. Non abbiamo bisogno di nuovi "amministratori di condominio" che vogliono riempire la città di centri commerciali, come Albertini, oggi capolista di Parisi, voleva riempirla di parcheggi sotterranei. Abbiamo bisogno di concretezza e di generare risultati e di rendere ancor più efficiente la macchina comunale. Beppe Sala, per la sua storia e le sue capacità, è la persona giusta: non per nulla viene attaccato costantemente, personalmente. Per questo è importante andare tutti al voto il 5 giugno e portare con noi quante più persone possibile: tanti sono ancora gli incerti (40% secondo i sondaggi) ed è in gioco il nostro futuro. 

Una campagna elettorale ha anche dei costi: se vuoi, puoi farmi avere un contributo sul conto corrente Unicredit che ho aperto appositamente  IBAN IT14L0200801752000104290349 con causale "liberalità per Marco Granelli".
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