Marco Granelli

Autovelox, TAR e Consiglio di Stato danno ragione al Comune

Prima di tutto la sicurezza stradale, per evitare morti e avere sempre meno feriti e incidenti nelle strade e piazze dei mostri quartieri. Qualcuno come Salvini dice che i Comuni fanno cassa e installano autovelox irregolari.

A Milano TAR e Consiglio di Stato bocciano i ricorsi e dicono che il Comune ha fatto le cose bene e le ha fatte in nome della sicurezza. Parole chiare, scritte nelle sentenze. E mi spiace per quei cittadini che hanno seguito alcuni avvocati che li hanno male consigliati.

La sentenza del Consiglio di Stato, nel solco di quanto aveva già detto il TAR, dà ragione al Comune di Milano sugli autovelox di viale Fulvio Testi e conferma il nostro buon operato sotto ogni punto di vista.

Nessuna manifesta irragionevolezza, nessuna vessatorietà.  I giudici hanno respinto le istanze degli automobilisti e stabilito che, non solo gli impianti installati sono regolari, ma che il Comune di Milano si è mosso dando priorità assoluta alla tutela della sicurezza e della pubblica incolumità degli utenti della rete stradale.

E lo ha fatto sulla base di un decreto del Prefetto che ha accertato la pericolosità di alcune vie, tra cui Fulvio Testi, autorizzando l’installazione di dispositivi per il controllo della velocità e la rilevazione delle infrazioni.

Il Consiglio di Stato ha messo finalmente un punto alla lunga querelle giudiziaria di viale Fulvio Testi, evidenziando le nostre buone ragioni e rafforzando il nostro impegno.

È una sentenza importante perché riconosce, a fondamento delle scelte comunali, la tutela della salute e della sicurezza pubblica. E arriva in un momento in cui troppe voci, istituzionali e non, mettono in discussione questi provvedimenti parlando – stavolta sì, in modo del tutto irragionevole – di comuni che fanno cassa e cittadini tartassati.