Quando donne, uomini, bambini, muoiono in mare per cercare rifugio, salvezza, futuro, quando scappano dalla fame, dalla guerra, dalle ingiustizie, dai soprusi, non si può essere indifferenti. Non si può pensare ai muri o a respingere perché quando si ha il terrore negli occhi o la fame o il sogno di cambiare, nessun muro ti ferma. Primo, bisogna aiutare e salvare le vite delle persone. Secondo, bisogna cambiare la legge sull’immigrazione evitando che l’unico canale di ingresso sia quello illegale. Terzo, bisogna far crescere i paesi del lato sul del mediterraneo con sviluppo e democrazia e provare a pensare l’Africa, l’Asia non solo come terra di conquista e affari ma come parti della nostra comunità, perché siamo umani e perché alla fine siamo sulla stessa barca.
Calabria, una tragedia che non può lasciare indifferenti
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