Campo Rom di Vaiano Valle: chiuso definitivamente, dopo 25 anni. Le giunte di destra lo hanno tollerato per ben 14 anni, le giunte di sinistra lo hanno chiuso creando alternative con regole, sicurezza e solidarietà. Questa la differenza: c’è chi urla, si fa vistosi selfie ma lascia i cittadini nel degrado e c’è chi lavora e chiude i campi rom, cerca la vera integrazione.
Via Vaiano Valle, campo rom abusivo, oggi l’intervento definitivo di chiusura con il sequestro dell’area. Un’attività che è iniziata da settimane per allontanare le 33 famiglie, 140 persone, di cui 65 minori, ora in accoglienze abitative temporanee.
Così si interrompe una storia lunga 25 anni di insicurezza, rifiuti, degrado. Si riqualifica un’area, si dà la possibilità, a chi vuole, di integrarsi, nella legalità.
C’è chi urla alla sicurezza e chi compie i fatti. L’insediamento inizia nel 1997, occupando un’area privata nel Parco Sud, e per 14 anni le giunte di destra Albertini e Moratti, con gli assessori alla sicurezza Del Debbio e De Corato, con il consigliere comunale Salvini, hanno tollerato il campo abusivo: sì quelli che urlano tutti i giorni chiedendo sgomberi, ma quando governavano loro non li facevano, o li facevano, ma poi lasciavano rioccupare le aree.
Dal 2011 a Milano, con le giunte Pisapia e Sala, cambia il vento per i campi rom: si decide di chiuderli, per interrompere l’illegalità e il degrado e permettere un percorso di inserimento sociale e integrazione nelle regole, con la giusta solidarietà. E così si chiudono definitivamente, fra gli altri, 6 grandi campi storici con almeno 15-20 anni di storia: via Novara, via San Dionigi – Porto di Mare, via Selvanesco, via Martirano, via Idro, via Bonfadini – via Zama.
Cambiare è possibile, lavorando nel concreto, portando regole e sicurezza, aiutando chi vuole cambiare. Il segreto: lavorare insieme, tutti i giorni con determinazione: la Procura della Repubblica, la Prefettura, la Questura, le Forze dell’Ordine, il Comune di Milano con Welfare, Casa e Polizia Locale, MM e ALER, e con il contributo di 500.000 euro del Ministero dell’Interno. Ma anche dialogando e collaborando con associazioni, Municipio 5, famiglie, scuole.
Ora in Vaiano Valle l’area è riconsegnata alla proprietà che la vigilerà, con l’aiuto delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale, e inizierà a demolire i manufatti abusivi e a pulire, per restituire a Milano un luogo che sta nel cuore del Parco Sud.
Questa è la Milano dei fatti. Poi ci sono quelli dei selfie nel giorno dello sgombero, adesso in via Vaiano Valle come 6 anni fa in via Idro: non perdono mai il vizio.