Milano 5 dicembre 2020 – Oltre 27mila metri quadrati di aree depavimentate e convertite in zone verdi. È il bilancio degli interventi realizzati e avviati negli ultimi mesi nell’ambito del piano dell’Amministrazione per incrementare le qualità ecologiche, sociali e strutturali degli spazi pubblici. Per rinverdire in maniera capillare la città, infatti, oltre alla realizzazione di nuovi parchi, giardini e aree alberate, il Comune sta lavorando alla conversione delle aree grigie impermeabili in zone verdi, adattando aree inospitali a funzioni ecologiche e sociali. Si tratta di viali, spartitraffico, allargamenti di marciapiedi, zone 30, rotonde ma anche piazze e isole pedonali rinaturalizzate.
Uno degli interventi più belli in corso di ultimazione riguarda via Bach, la strada che collega via Bocconi e via Vittadini al confine con il parco Ravizza, dove questa mattina, in occasione della Giornata Mondiale del suolo, si sono incontrati l’assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran, la presidente regionale di Legambiente Barbara Meggetto e il consigliere delegato dell’università Bocconi Riccardo Taranto. Il progetto, realizzato dall’Università nell’ambito dei lavori per l’ampliamento, fa tornare via Bach al suo uso originario connettendola al parco e completandone in maniera organica e funzionale il disegno originario. Il parterre centrale fino a poco tempo fa completamente asfaltato è diventato un prato verde, ai lati del quale rimangono le connessioni pedonali e ciclabili esistenti.
“Queste azioni, che saranno sempre più capillari e intense, sono fondamentali nello sviluppo di una città che vuole sempre meno cemento e più verde – dichiara l’assessore all’Urbanistica, verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran -. Se da un lato con ForestaMi stiamo lavorando per portare 3 milioni di nuovi alberi nella città metropolitana entro il 2030, dall’altro interveniamo in maniera puntuale sulla città densificata per renderla più vivibile e sostenibile. Anche nel Piano di Governo del Territorio, che prevede una riduzione del 4% del consumo di suolo rispetto al Piano precedente, abbiamo introdotto importanti novità che vogliono portare alla depavimentazione e liberazione di nuove aree permeabili”.
L’obiettivo della depavimentazione è diventato il faro di tutte le progettazioni di interventi di riqualificazione di quartieri, zone 30, strade e piazze motivati dalla realizzazione di nuove infrastrutture per la mobilità come piste e percorsi ciclabili, strade e marciapiedi, interventi di sicurezza stradale e moderazione della velocità.
“Poniamo una cura specifica a inserire elementi di depavimentazione in tutte le progettazioni di interventi di riqualificazione di quartieri, zone 30, strade e piazze – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Lavori pubblici – motivati dalla realizzazione di nuove infrastrutture per la mobilità come piste e percorsi ciclabili, strade e marciapiedi, interventi di sicurezza stradale e moderazione della velocità. In questo modo si promuove una capillarità di cambiamento della città, anche con interventi di ridotta dimensione, ma inseriti nei quartieri tra le case, intendendo così comunicare un’attenzione trasversale introdotta in maniera sistematica nella cura della città. Lavorare in sinergia tra aree dell’Amministrazione ci consente di coniugare esigenze diverse per dare ai cittadini strade più sicure ma anche più verde, più spazio vivibile, più mobilità sostenibile e diamo un piccolo alla battaglia contro il cambiamento climatico”. Sono in corso, per esempio, i lavori nell’area compresa all’incrocio tra via Brunacci e via Torricelli, con nuovo attraversamento pedonale rialzato, la realizzazione di aiuole verdi, la posa di nuovi alberi e una pavimentazione in pietra. L’obiettivo è migliorare gli spazi davanti alle scuole per avere più sicurezza stradale, maggiore vivibilità degli spazi pedonali, aree verdi, alberi. E poi anche la realizzazione della zona 30 in QT8 con nuovi spartitraffico verdi, utili per la sicurezza stradale e per l’ambiente. I principali benefici della depavimentazione riguardano gli effetti sul microclima urbano, l’attenuazione del fenomeno delle isole di calore durante le stagioni estive, la riduzione dei deflussi per una maggiore sicurezza idraulica, favorendo il drenaggio urbano sostenibile e aumentando la capacità adattiva delle città in occasione degli eventi meteorologici estremi, oltre agli effetti benefici sulla biodiversità urbana e sul benessere umano, creando momenti di aggregazione e socialità a servizio delle persone. L’Amministrazione ha avviato un gruppo di lavoro per l’individuazione e progettazione di futuri interventi pilota dall’alto valore ambientale, che facciano utilizzo di soluzioni innovative quali Nature Based Solutions – NBS – e Sistemi urbani di Drenaggio Sostenibile – SuDS – al fine di orientare la progettazione futura e portare la città di Milano a divenire una best practice a livello nazionale ed internazionale. Agli interventi del Comune si affiancheranno gli interventi urbanistici previsti, in un processo che punta a rendere la depavimentazione lo standard di riferimento ogni qual volta si interviene per la riqualificazione di aree pubbliche.