Oggi sono stato all’Istituto penale per minorenni Beccaria, dove ci sono numerosi giovani in età minore per delitti penali. Oggi 30 giugno è la festa della Polizia Penitenziaria, del loro patrono San Basilide, e cioè quelle donne e uomini che lavorano nei carceri e negli istituti penali per minorenni per far rispettare la legalità e la sicurezza. Se ci teniamo alla sicurezza, per ogni € per più Forze dell’Ordine in strada ci vuole almeno un altro € per la gestione della pena.
Un lavoro difficile, ma importante, e oggi il Comandante della Polizia penitenziaria e i due cappellani don Claudio Burgio e don Gino Rigoldi hanno ricordato che questi agenti sono quelli che passano più tempo con i detenuti, e li conoscono e devono gestire tutte le situazioni, portando con il loro lavoro e i loro gesti e parole la legalità e la necessità di cambiare. Purtroppo non è stato possibile dimenticare che ci sono indagini in corso per diversi agenti accusati di alcuni comportamenti errati.
Ma noi, Istituzioni e cittadini, dobbiamo ricordare sempre che la nostra Costituzione all’art. 27 dice che le pene “devono tendere alla rieducazione del condannato”. E noi tutti affidiamo questo compito a chi lavora in carcere e nei percorsi di esecuzione della pena: donne e uomini della Polizia Penitenziaria, Educatori, Volontari, Operatori della formazione professionale e di tutti quei progetti che permettono alle persone condannate, che hanno sbagliato, di cambiare e di tornare nella comunità, nelle nostre città senza più delinquere.
Chi sbaglia ha la fatica e l’obbligo di cambiare, noi tutti, a partire dalle Istituzioni abbiamo l’obbligo di creare tutte le condizioni e le opportunità possibili perché ciascuno, perché tutti cambino. Lo dobbiamo fare per la dignità delle persone, perché ce lo dice la nostra Costituzione, perché è il modo più efficace per avere sicurezza nelle nostre strade. Infatti cosa servirebbe arrestare le persone se poi non ce la mettiamo tutta per farli cambiare? Non basta la buona volontà, servono personale in numero adeguato, formato, sostenuto da tutto quanto serve; servono educatori, servono progetti e percorsi di formazione professionale, di reinserimento lavorativo, abitativo e sociale.
Mi ha fatto piacere sentire il direttore dell’Istituto dire che il Ministero ha promesso agenti, educatori e risorse, e come ha detto don Gino Rigoldi noi ci crediamo e speriamo che sia la volta buona e che dalle parole si passi ai fatti. Anche in Giunta e in Consiglio comunale di Milano ne abbiamo parlato nelle settimane scorse, grazie ad assessori e consiglieri che su questo stanno cercando di fare in modo che il Comune possa continuare ad aiutare l’Istituto fornendo educatori e sostegno ai progetti.
Oggi facciamo festa con le persone che lavorano al Beccaria, in tutti gli Istituti penali per minori e in tutti i carceri e in tutti i percorsi di esecuzione della pena, ma da domani mattina raddoppiamo l’impegno. Per ogni € messo per avere più Forze dell’Ordine in strada ci vuole almeno un altro € per la gestione della pena. È urgente e necessario per la sicurezza delle nostre città e per la dignità delle persone.