Marco Granelli

Patto per la salvaguardia del Seveso

Questa mattina a Bresso al convegno organizzato dal Sindaco Ugo Vecchiarelli sul Seveso. Un’occasione per dire con chiarezza dell’impegno delle istituzioni per vincere la sfida del Seveso, cercando le soluzioni migliori nel breve e nel lungo tempo. L’acqua è un bene immenso e lo stesso il nostro suolo: i nostri nemici sono la mancanza di decisioni e le politiche di sfregio dei territori e del fiume perpetrate da decenni nel territorio della Brianza. Ora stiamo correndo ai ripari: bene i lavori realizzati come il potenziamento dello scolmatore, l’aver tolto dal Seveso le acque del depuratore di Varedo, la pulizia del tratto coperto del Seveso, il miglioramento degli interventi di protezione civile e l’allerta. Bene i lavori in attuazione, come la costruzione della vasca di Senago, la vasca di Milano e quella di Lentate sul Seveso, che servono per trattenere l’acqua nei momenti di piena. Bene soprattutto aver deciso ed esserci impegnati come Istituzioni a cercare soluzioni più innovative e che aiutino il territorio, come l’invarianza idraulica – cioè non mandare in fognatura e poi nel Seveso l’acqua piovana ma trattenerla in tante parti del territorio – iniziando ad evitare le cementificazioni. Si pensi che in fase di piena il sistema di raccolta delle acque di Bresso, Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Cormano e Sesto San Giovanni scaricano nel Seveso 12-15 mc di acqua al secondo, il 30% di quanto ne può contenere il fiume nel tratto milanese. Dobbiamo con decisione rinforzare e velocizzare gli interventi in corso di depurazione e iniziare a fare invarianza idraulica, e Milano vuole impegnarsi su questo, con pari e maggiore decisione di quanto ha fatto per iniziare gli interventi delle vasche e del canale scolmatore. Ma queste misure di invarianza idraulica che iniziano ora avranno i loro effetti in 10-15 anni: il chè non è una ragione per non fare, ma anzi uno sprone a fare di più e più in fretta. Quindi dobbiamo lavorare per fare insieme gli interventi di emergenza e gli interventi strutturali, così le vasche necessarie nell’emergenza diventeranno e rimarranno laghetti, e nel fare la vasca di Milano dobbiamo portare al parco un’area verde e permeabile di pari dimensioni, così da rispettare il principio dell’invarianza idraulica.