Leggo le dichiarazioni sulla sicurezza di Maroni, De Corato, Sardone, oggi in un’iniziativa del candidato Parisi sulla Sicurezza. Sono contento che dicano che la sicurezza è una priorità: anche per noi del centrosinistra, della giunta Pisapia e del mio lavoro di assessore la sicurezza è una priorità, ma non nelle parole, nei fatti.
Sulla sicurezza dobbiamo fare sempre di più e meglio, ma vorrei anche guardare alcuni segnali concreti di questi 5 anni.
Il lavoro di collaborazione e di presidio del territorio realizzato insieme tra tutte le forze: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale, coordinate dalla Prefettura, dove almeno una volta alla settimana in questi anni abbiamo verificato situazioni, programmato interventi sinergici, messo in campo una collaborazione che solo nel 2015 ha permesso di fare 600 operazioni congiunte nei quartieri della città. Forse è anche grazie a questo sforzo comune che i reati a Milano dal 2015 sono diminuiti: in totale -18,4%, (da 275.414 a 224.721). In particolare: violenze sessuali -18% da 439 a 360, furti -15,9% da 166.131 a 139.674, rapine –5,5% da 3.796 a 3.586, lesioni dolose -21,4% da 4.723 a 3.713, omicidi -34,4% da 32 a 21.
E’ importante anche la percezione. Per questo è positivo che già oggi, come emerso nella recente indagine Ipsos commissionata dal Coordinamento dei comitati di quartiere, il 60% dei milanesi dice che si sente sicuro a Milano. L’indagine di Confcommercio di novembre 2015 ha affermato che solo il 21% dei commercianti milanesi dice che a Milano è peggiorata la sicurezza, mentre a livello nazionale la pensano così un terzo dei commercianti.
La videosorveglianza: in 5 anni da 1.200 a 2.050 telecamere installate in città, e tutte collegate non solo alla Centrale Operativa della Polizia Locale, ma, grazie ad una nostra scelta, anche al nuovo centro di controllo di via Drago (quello che era per Expo) dove ogni giorno 8 persone controllano, ma anche alle centrali di Polizia Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco.
Il contrasto alla microcriminalità. Abbiamo realizzato una nuova unità specialistica di Polizia Locale per i reati predatori come scippi e furti, con due ufficiali e 14 agenti che operano in metropolitana e negli assi commerciali: la Polizia Locale nel 2015 ha arrestato per questi reati 209 persone, nel 2010 solo 25. Abbiamo una nuova unità per il contrasto allo spaccio di stupefacenti, anche nei parchi della città: 79 arresti nel 2015 a fronte dei 40 del 2012: il doppio.
Il contrasto alle occupazioni abusive di aree ed edifici dismessi, contro le favelas in città: oltre 600 sgomberi dal 2013 al 2015, e più di 20 aree della città messe in sicurezza. Come il cavalcavia Bacula, Selvanesco, Muggiano, Brunetti-Montefeltro, Forlanini, Dione Cassio, Airaghi, Macconago, Cima-Bistolfi.
E sui Rom la strategia e i fatti sono chiari. Siamo contro i campi, sia quelli autorizzati e sia quelli abusivi, perché crediamo che siano luoghi di segregazione e di degrado per i rom e un problema di sicurezza e degrado per i milanesi.
Siamo contro i campi nei fatti: dei 7 campi autorizzati che abbiamo ereditato dal centrodestra ne abbiamo chiusi 2 e ci apprestiamo a chiuderne un terzo, dopo il via libera di ieri del Consiglio di Stato. Il Centrodestra ne aveva chiuso solo uno in 15 anni. E tutto questo lavorando per dare vere opportunità di integrazione, e non lasciando per strada famiglie con i minori: 1.345 accoglienze di cui 558 minori nei centri di emergenza sociale e un percorso verso l’abitazione autonoma a partire dalla frequenza scolastica dei figli, ma non nei campi.
Il contrasto alle occupazioni abusive nei quartieri popolari, a partire da quelle utilizzate per delinquere e minacciare, come quella di ieri in via Alex Visconti dove grazie all’unità cinofili della Polizia Locale abbiamo anche fatto arrestare l’occupante abusivo perché in casa spacciava e teneva la droga. Vogliamo così dare più case a chi ne ha diritto. Nel 2015 abbiamo realizzato a Milano mille sgomberi di appartamento, quando negli anni del centrodestra al massimo si era arrivati agli 836 del 2009.
Infine le risorse per la Polizia Locale e le Forze di Polizia: con 700 mila euro per avere più vigili in strada e 650 mila euro dati a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza per avere più auto e strumenti per la sicurezza.
Ma vogliamo lavorare anche per domani: per questo abbiamo scritto con ANCI e Ministero dell’interno un DDL per inasprire le pene per i reati predatori, per mettere in opera un meccanismo come il DASPO per chi bivacca e degrada i quartieri della città, dando sempre più ruolo sul territorio a Prefetti e Sindaci, insieme.
E poi pensiamo che una città per essere più sicura deve essere anche più coesa e non abbandonare i suoi quartieri: per questo abbiamo realizzato, finanziato e messo in moto 18 progetti a lungo termine di coesione sociale nei quartieri, con operatori di strada per gli adolescenti, aiuto alle associazioni a lavorare insieme per far vivere una piazza o un giardino, recuperare dei beni comuni come le panchine nel parco o gli spazi nei cortili delle case popolari.
Prima di tutto sicurezza, ma nei fatti. Non nelle parole o nelle urla.
Marco Granelli