Con l’acqua non si scherza: serve una vasca tra Monza e Milano sul Lambro. Il 15 maggio scorso l’acqua del Lambro ha allagato il Parco omonimo a Milano e le Comunità Exodus e CEAS, lì presenti. L’attuale Piano di Protezione…
Si è svolta in fondo a via Novara, in quello che era un parcheggio e ora il Comune lo ha destinato a diventare Hub permanente di Protezione Civile
Le forti piogge del 15 maggio scorso hanno innalzato il fiume Lambro come non accadeva da molti anni, portandolo a livelli simili a quelli accaduti nel 2014.
Hanno lavorato con le idrovore e i gruppi di pompe e attrezzature connesse, per essere preparati e pronti durante gli allagamenti e le esondazioni.
È la prova più importante, quella con l’acqua del Seveso in piena, realizzata da MM con le procedure concordate con le competenti autorità.
Tanti milanesi sono in ferie, ma la macchina coordinata dal Comune di Milano per recuperare la città dopo il disastroso evento meteo del 25 luglio è attiva tutti i giorni. Grazie a tutte queste donne e uomini.
I primi interventi, in corso da stamattina presto sono la rimozione delle centinaia di alberi o rami caduti sulle strade, non colpendo nessuna persona fortunatamente, ma danneggiando le auto e impedendo la circolazione. Sono circa 350 ad ora gli interventi in corso e in attesa di esecuzione.
Il protocollo ha una durata triennale e la collaborazione si apre anche alla formazione e all’addestramento dei volontari comunali e delle associazioni di volontariato di Protezione civile.
Una chiamata irrinunciabile, nello spirito di mutuo soccorso che caratterizza la storia e l’anima della nostra città.
Sono stato a trovarli e dire il mio grazie ai ragazzi, a Nuova Acropoli, al Liceo Vittorini, e ancora complimenti a questi giovani volontari entusiasti.