Ieri sera il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio ha visitato l’Hub Mortirolo, il luogo in stazione centrale a Milano dove vengono accolti i profughi ucraini diretti o di passaggio a Milano: qui fanno il tampone, ricevono i documenti sanitari e una prima accoglienza per poi o continuare nel loro viaggio oppure ricevere un’accoglienza nel sistema coordinato dalla Prefettura di Milano con il Comune, la Regione e le strutture del terzo settore milanese.
Aperto sempre, tutti i giorni, di giorno e di notte. Dall’8 marzo in piazza della Stazione centrale e dal 17 marzo nei locali forniti dal Gruppo FS, circa 2.400 persone sono passate di qua, 1.800 circa hanno ricevuto il tampone grazie ad ATS, e il sistema ospedaliero e dell’esercito, e chi non aveva una destinazione, circa 850 hanno trovato un’accoglienza.
L’Hub è gestito dalla Protezione civile di Milano, insieme a Fondazione Progetto Arca. Lo abbiamo accolto insieme all’assessore Lamberto Bertolè, al direttore della Protezione civile di Milano Cristiano Cozzi, al direttore della protezione civile regionale Roberto Laffi, al presidente di Progetto Arca Alberto Sinigallia e tanti operatori e volontari, uniti dal desiderio di dare un segno di concreta accoglienza a chi scappa dalla guerra. Lo avevamo fatto con migliaia di siriani, migliaia di eritrei e ora con gli ucraini. Questa è Milano.