Il rapporto annuale de Il Sole 24 Ore conferma che le denunce sono più numerose nelle grandi città: Milano, Roma, Firenze, Bologna, Torino, Venezia ma anche Rimini, ovvero nei centri urbani caratterizzati una grande densità di residenti ma anche di “visitatori quotidiani” come lavoratori, studenti, turisti, fino a raddoppiare la popolazione e nei centri con tante attività economiche. Se il numero delle denunce è rapportato solo ai residenti è inevitabile si creino forti distorsioni nell’analisi dei numeri.
Fra i fattori che generano sicurezza vi è il controllo del territorio: per questo abbiamo chiesto al Governo Meloni di aumentare a Milano, e in tutte le grandi città donne e uomini della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, che sono le Forze di Polizia capaci e competenti per legge di prevenire e contrastare i reati, quelle che controllano il territorio e arrestano. Come Comune stiamo aumentando e riorganizzando la Polizia Locale e chiediamo al Parlamento di fare subito la legge che permette alle Polizie Locali, di accedere ai dati sulle persone (lo SDI), almeno nelle grandi città. Abbiamo assunto 555 nuovi agenti e ufficiali della Polizia Locale dal 2022 ad oggi e continueremo nell’anno in corso e nel prossimo, fino a raggiungere il massimo storico dell’organico della Polizia Locale di Milano. È necessario che tutte queste Forze di Polizia collaborino, coordinate dalla Prefettura e Questura per il controllo del territorio. Lo abbiamo sperimentato per la zona della Stazione Centrale dove, con nostre risorse e del Ministero, abbiamo rinforzato la presenza dei servizi alle persone senza dimora e dei servizi antidegrado con le associazioni delle Forze di Polizia in pensione o i City Angels.
Alcuni dati ci dicono che questo sforzo serve. A Milano gli arresti in flagranza di reato in strada sono aumentati del 30%. E se le rapine in strada aumentano in molte città, qui sono stazionarie con tendenza alla diminuzione (-0,5%).
Per dare sicurezza bisogna vi sia una maggiore certezza della pena, e non è necessario inasprire le leggi, basta applicare quelle esistenti, soprattutto sui reati predatori come furti e scippi. Lo Stato metta subito più risorse affinché le condanne vengano eseguite in maniera efficace e chi viene arrestato, dopo aver scontato la pena non torni a delinquere. Se non si mettono la stessa energia e risorse del controllo del territorio sulla gestione della pena si rendono inefficaci gli sforzi delle Forze di Polizia e si lasciano soli i Comuni e i cittadini.